In Giappone un’isola alimentata solo a energia solare

Dal villaggio di Ogasawara al Babcock Ranch in Florida, passando per l’isola di Diu in India: sono sempre di più le comunità che dipendono esclusivamente dal fotovoltaico. E in Italia?

Autarchia energetica solare: non è l’attacco speciale di un mecha, ma un piano concreto del governo giapponese. Per sei mesi, a partire dal 2022, un’isola a sud di Tokyo proverà a vivere esclusivamente di energie rinnovabili. Più di 250 famiglie di Hahajima, parte di una costellazione di isole patrimonio Unesco, passeranno dai vecchi generatori diesel ai generatori solari.


La municipalità di Ogasawara, che comprende l'isola di Hahajima, ha firmato un accordo con la municipalità di Tokyo e la TEPCO Power Grid, filiale della Tokyo Electric Power Company (TEPCO). Il villaggio metterà a disposizione più di 20 mila metri quadri di terreno, la TEPCO Power Grid installerà i pannelli solari e le batterie necessarie ad avviare il progetto. Nel corso di tre anni il governo valuterà la sostenibilità del modello, con lo scopo di applicarlo anche ad altre isole.


Il ranch americano

Il Giappone non è l'unico Paese all'avanguardia nell'utilizzo dell'energia solare. Negli Stati Uniti, altre 250 famiglie (254, per la precisione) hanno deciso di comprare casa a Babcock Ranch, in Florida. La cittadina, frutto di un’intesa tra costruttori (Kitson & Partners), lo Stato della Florida e il governo locale, è la prima negli Stati Uniti ad essere alimentata del tutto da energia solare. 343 mila pannelli solari per un gigantesco impianto da 75 megawatt, ma anche “alberi” e “microcomunità” solari – postazioni per pannelli più ridotte, per bisogni più specifici (caricare il telefono, far funzionare una palestra, accendere un cinema).

La costruzione del ranch è iniziata dieci anni fa, con l’obiettivo finale di accogliere 50 mila residenti in quasi 20 mila case. Siamo ancora molto lontani da questi numeri, ma gli studenti delle cittadine vicine stanno già migrando al primo istituto scolastico di Babcock Ranch.

Questa attenzione per la sostenibilità non è esente da calcoli economici: indagini di mercato hanno mostrato che il ranch fa gola sia ai millennial che ai pensionati, con prezzi per le abitazioni che oscillano tra i 190 mila e il milione di dollari.           

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I progressi dell'India

Seguiamo i raggi del sole per arrivare a un’altra isola, appena separata dal continente indiano. Con poco più di 50 mila abitanti, Diu è tra i posti meno popolati dell’India. L’isola, che vive di turismo e pesca, è alimentata da un tappeto di pannelli solari, costruito su 20 ettari di terreno precedentemente inutilizzabile. L’isola è passata dall’importare il 75% della sua energia a produrne abbastanza da soddisfare il suo fabbisogno diurno; una volta completato un impianto eolico, previsto per la fine del 2019, l’intera isola sarà autosufficiente dal punto di vista energetico – sfruttando soltanto energie rinnovabili.

E in Italia? Legambiente ha identificato 35 comuni 100% rinnovabili, che però non dipendono solo dall'energia solare ma usano un mix di tecnologie diverse. Secondo il rapporto di Legambiente questo riflette «la prospettiva più lungimirante per i territori», ovvero «sviluppare impianti rinnovabili capaci di dare risposta alla domanda di energia valorizzando le risorse rinnovabili presenti sia dal punto di vista elettrico che termico».

Possiamo consolarci con uno dei più grandi impianti fotovoltaici d’Europa: quello di Montalto di Castro, che da solo permette di risparmiare 78 mila tonnellate annue di CO2.

In Giappone un'isola alimentata solo a energia solare foto 1

SMA-Italia | L'impianto di Montaldo di Castro (VT)

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