Sanremo, scontro Ultimo – giornalisti: come sono andate davvero le cose

A festival concluso, durante la conferenza stampa dell’Ariston, Ultimo ha risposto alle pressioni dei giornalisti con un «voi dovete sempre rompere il c…..». A quel punto sono partiti i fischi e gli insulti contro l’artista

Polemica tra Ultimo e i giornalisti in sala durante la conferenza stampa dopo la finale del Festival di Sanremo 2019. Tutto nasce dopo una lunga discussione in cui il cantautore, arrivato secondo, ha più volte manifestato la sua amarezza per non essere stato all’altezza delle aspettative («Io non ho mai avuto la pretesa di venire qui e di vincere, al contrario di quanto riportato da tutti voi e da tutti i siti»). Lo scontro vero e proprio è cominciato quando Ultimo, complimentandosi col vincitore Mahmood, lo ha definito «il ragazzo». Ma andiamo con ordine. Prima della lite, il cantautore aveva cercato di sdrammatizzare: «Io mi son grattato ma non è servita, non è servita a niente. La mia vittoria è un’altra e avrà luogo sicuramente dopo il festival di Sanremo. La mia vittoria sono i live, sono la gente che mi vuole bene, la gente che si riconosce in quello che scrivo».


Dopo aver rotto il ghiaccio, il cantautore romano (classe 1996) ha cominciato a parlare senza freni: «Posso essere sincero senza troppe barriere? Io non ho bisogno di crearmi un velo davanti di finzione. Qui tutti gli artisti vengono con un’idea ben precisa, ok? Se io non riesco a raggiungere quella cosa nella mia vita, e non parlo solo di Sanremo, io non mi sento arrivato. Io non sono incazzato, semplicemente ce l’ho con me stesso. Io non ce l’ho con nessuno, né con voi. Semplicemente sono amareggiato perché io punto all’eccellente e non al buono». I toni cominciano a salire quando Ultimo parla del vincitore: «Sono comunque contento di aver partecipato al Festival, sono contento per il ragazzo, Mahmood, che ha vinto questo Festival».


È da quel “ragazzo” che gli animi in sala cominciano a scaldarsi: i giornalisti in sala gli hanno fatto notare di aver chiamato in maniera fredda “ragazzo” il vincitore del Festival. «”Ragazzo”: perché? Quanti anni c’ha?», ha risposto immediatamente Ultimo ai borbottii della sala riferendosi a un giornalista ben specifico: «Lo sai perché non mi va bene?, e parlo con te… Sai perché? Perché voi avete questa settimana per sentirvi importanti e voi dovete sempre rompe er c***o». E qui iniziano i fischi. Ultimo continua: «A me non interessa tanto perché qualsiasi cosa dico viene voi troverete qualcosa da ridire».

In un video pubblicato su Twitter si sente anche cosa si diceva dall’altra parte, ossia quella dei giornalisti: «Chi si crede di essere?», «Pagliaccio», «Vaff… o str…». Ultimo ha cercato di chiarirsi: «Ho detto che sono contento per Mahmood, come lo devo chiamare? Uomo? Ragazzo? È un ragazzo e lo chiamo ragazzo, e non ho assolutamente rancore per com’è andato. Sono contento di aver partecipato. Punto. Non è che se dico “ragazzo” dovete dire “oddio ragazzo”. Cosa ho detto di male? Cosa ho detto di male?». Alla fine è intervenuto il moderatore che ha chiuso la querelle.

Nessuno scandalo, in sostanza: da un lato le pressioni e gli insulti poco gradevoli di alcuni giornalisti presenti in sala, dall’altra un ragazzo giovane molto amareggiato, che è esploso in modo sgarbato dopo giorni di aspettative esorbitanti provenienti dall’esterno. Aspettative tutt’altro che campate in aria: nel televoto, ha scritto su Twitter il fondatore di YouTrend Lorenzo Pregliasco, Mahmood aveva il 14% (Ultimo 47%, Il Volo 39%). «Il vincitore di Sanremo è balzato in testa grazie al 63% delle giurie (sala stampa e giuria d’onore), superando di poco Ultimo».

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