Stromboli potrebbe provocare uno tsunami? Si, è già successo nel Medioevo

Il crollo (ripetuto) di un lato del vulcano ha provocato l’enorme scossa che avrebbe raggiunto addirittura il porto di Napoli. La scoperta, pubblicata su “Scientific Reports”, è opera di studiosi italiani 

Nel Medioevo è successo tre volte: il vulcano di Stromboli ha provocato uno tsunami che ha raggiunto le coste della Campania. Che il vulcano fosse in grado di provocare tsunami era noto, ma non di questa portata. La più grande delle tre tempeste avvenute in questo periodo risale al 1343 ed era stata in grado di distruggere il porto di Napoli che dista più di 200 chilometri da Stromboli. Un evento ricordato anche dal poeta medioevale Francesco Petrarca che in una lettera da Napoli parlò di aver assistito a una «strana tempesta».


La scoperta, pubblicata su Scientific Reports, è stata fatta da una squadra di archeologi e vulcanologi italiani guidati dai ricercatori Mauro Rosi e Marco Pistolesi. Secondo gli studiosi i tre tsunami, provocati dal ripetuto crollo di un lato del vulcano, avrebbero portato all’esodo di massa della popolazione dell’isola, un fatto che si sarebbe ripetuto varie volte nel corso della storia. Se da un lato l’isola riusciva ad attirare nuovi migranti grazie alla sua posizione strategica nel mar Tirreno e il suo suolo fertile, provoca anche l’esodo di profughi climatici.


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