Matteo Renzi denuncerà Marco Travaglio per la carta igienica con la sua faccia

L’ex presidente del Consiglio ha annunciato di voler avviare un’azione civile contro il giornalista torinese e Il Fatto Quotidiano:  «Buoni sì, ma adesso hanno esagerato e pagheranno tutto, pagheranno fino all’ultimo centesimo»

Non è andato giù a Matteo Renzi il siparietto di Marco Travaglio di qualche giorno fa: il giornalista torinese, ospite a Tagadà in collegamento video, ha partecipato al programma televisivo dal suo studio e si è presentato in diretta televisiva sfoggiando alle spalle un rotolo di carta igienica con la faccia dell’ex presidente del Consiglio. L’apparizione televisiva ha creato scompiglio sui social e moltissimi esponenti renziani del Partito democratico hanno pubblicamente protestato chiedendo a La7e all’Ordine dei giornalisti di intervenire contro il direttore del Fatto Quotidiano.A distanza di qualche giorno, però,Matteo Renzi ha deciso di commentare personalmente il fatto, annunciando pubblicamente che a breve avvierà una causa contro Marco Travaglio. Da Firenze, durante la presentazione del suo nuovo libro,Un’altra strada, l’ex presidente del Consiglio ha dichiarato:«Questo signore si chiama Marco Travaglio ed è un giornalista, o così si definisce, e questa trasmissione si chiama Tagadà.


Nella giornata del 12 febbraio Travaglio si è fatto riprendere con un rotolo di carta igienica con il mio volto. Noi siamo arrivati qui, siamo al punto in cui una rete importante come La7 pubblica questo. Ecco, di fronte a voi voglio dire che il prossimo 22 febbraio presenteremo le querele e le azioni civili contro Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano e tutti coloro che hanno buttato fango su di noi. Buoni sì, ma adesso hanno esagerato e pagheranno tutto, pagheranno fino all’ultimo centesimo». Come spiegato su Open, l’ospitata-sberleffo di Travaglio è andata in onda nella giornata in cui Il Fatto Quotidiano pubblicava la parte del libro in cui Renzi attacca l’inchiesta Consip. Il Fatto ha diffuso lo scoop per primo nel scoop nel 2016: la vicenda travolse il padre Tiziano Renzi e l’ex sottosegretario Luca Lotti, denunciando una sorta di regia occulta dei servizi segreti contro di lui e contro la sua famiglia.