«La luna e la gatta»: ecco il nuovo brano di Takagi & Ketra, con Calcutta, Tommaso Paradiso e Jovanotti

l nuovo singolo dei due producer è stato realizzato con la collaborazione di «una improbabile band esordiente destinata a lasciare un segno indelebile nella musica italiana»

Le giornate si allungano, le temperature iniziano a salire, la primavera è alle porte e il tormentone è servito. La luna e la gatta è il nuovo singolo del duo Takagi & Ketra in collaborazione con il gruppo The Barbooodos.


Chi sono Takagi & Ketra?

Adiamo in ordine: chi sono Takagi & Ketra? Volenti o nolenti, li avete certamente già sentiti. Dietro lo pseudonimo di Takagi c’è Alessandro Merli, ex membro dei Gemelli Diversi, mentre Ketra è Fabio Clemente, beatmaker dei Boomdabash, band salentina che ha recentemente partecipato al Festival di Sanremo 2019. I due collaborano da anni e sono i produttori di numerose hit, tra cui Nu Juorno buono con Rocco Hunt, brano vincitore a Sanremo Giovani nel 2013. Ricordiamo poi L’esercito del selfie, con Arisa e Lorenzo Fragola, di Da sola / In the night, in collaborazione con Elisa e Tommaso Paradiso, nonché l’indiscusso tormentone della scorsa estate Amore e capoeira, realizzato con Giusy Ferreri e Sean Kingston.


Chi sono i Barbooodos?

E i Barbooodos? Il trio, non è di certo un nuovo gruppo emergente come han detto ironicamente Takagi & Ketra, ma è un trio d’occasione formato da Tommaso Paradiso, Calcutta e Jovanotti, con cui i due producer avevano già collaborato in passato.

Il nuovo singolo La luna e la gatta

La luna e la gatta è destinato a essere il tormentone di questa primavera 2019, un po’ per quel fischiettio ipnotico che caratterizza il pezzo, un po’ per il beat che fa battere il piede e muovere la testa a tempo mentre la si ascolta, ma anche per il testo con rime semplici e canticchiabili.

Il testo

Gli alberi pescano pescano
l’anima di questo mondo
immergendo le radici
e abbracciando l’equatore

Vorrei tu facessi lo stesso
con la mano sul mio cuore
quando mi guardi negli occhi
vorrei finire nel frullatore

Ma dimmi come si può stare bene
anche quando si è lontani
E non sento la tua voce
ormai da troppe settimane

Dimmi come si può stare vivi
anche senza respirare

Ma so soltanto deglutire, singhiozzare
cantare nella testa
questo motivo che mi fa
stare come una gatta che guarda dalla finestra
la luna che cade in lago dipinto di blu
E ci caschi anche tu

Nel cielo la notte è romantica
Venere bacia Orione
Senza sapere dove
senza sapere come
vorrei tu facessi lo stesso
chiamandomi col mio nome
L’amore attraversa lo spazio
I Kilometri gli anni luce

Ma dimmi come si può stare bene
anche quando si è lontani
E non sento la tua voce
ormai da troppe settimane

Dimmi come si può stare vivi
anche senza respirare

Ma so soltanto deglutire, singhiozzare,
cantare nella testa
questo motivo che mi fa
stare come una gatta che guarda dalla finestra
la luna che cade in lago dipinto di blu
E ci caschi anche tu

Amore non è una scusa,
ma giuro mi sono perso
Non è stata una bella avventura
però mi è piaciuta lo stesso
C’era la luna in un lago
che emanava il suo riflesso
E una banda suonava lontano una musica blues
Ci saresti cascata anche tu