La Lega insiste con la mini-Tav. Il capogruppo Molinari: «È un buon compromesso»

Sarà probabilmente il vertice, previsto nella mattinata del 5 marzo, tra Conte, Di Maio e Salvini a sbloccare l’impasse nel governo sulla Torino-Lione. Ironico il deputato piemontese: «Su questo argomento la pensiamo come Chiamparino e Zingaretti. Peccato che loro non governino e noi sì»

Matteo Salvini vede un «punto di incontro» e un «compromesso» con i 5 Stelle sulla Torino-Lione. La spiegazione è affidata al capogruppo leghista alla Camera Riccardo Molinari: «Il progetto della mini-Tav mi sembra un buon compromesso».


E aggiunge: «Poi non sarebbe una mini-Tav perché comunque si farebbe comunque il tunnel di base, ma si andrebbero a tagliare alcune opere collaterali». Peccato che il progetto di una linea ridotta, anticipato qualche giorno fa da la Repubblica, non piace al Movimento 5 Stelle ed era stato addirittura smentito con una nota ufficiale di Palazzo Chigi.


Sarà probabilmente l'ennesimo vertice, previsto nella mattinata del 5 marzo, tra il presidente del Consiglio Conte e i due vice-premier a sbloccare la situazione. Come è già successo molte volte dall'inizio del governo gialloverde.

Del neo-segretario del Pd Zingaretti in visita a Torino dopo la sua elezione, il deputato piemontese Molinari dice: «Su questo argomento la pensiamo come Chiamparino e Zingaretti. Lo abbiamo sempre detto. Peccato che loro non governino e noi sì».

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