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Due incidenti in 6 mesi: Cina ed Ethiopian Airlines bloccano tutti gli aerei Boeing 737 Max 8. Trovata la scatola nera del volo precipitato

11 Marzo 2019 - 07:11 Redazione
china eastern boeing 737 guanxi
china eastern boeing 737 guanxi
Dopo il tragico incidente avvenuto ieri, 10 marzo, Cina, Indonesia e Mongolia hanno deciso di tenere a terra tutti i velivoli dello stesso modello. Anche la compagnia di bandiera etiope ha scelto di prendere lo stesso provvedimento. Intanto, è stata ritrovata la scatola nera del disastro di ieri

Due incidenti avvenuti in meno di sei mesi, 346 morti, lo stesso modello di aereo, la stessa dinamica: l’aereo che precipita pochi minuti dopo il decollo. La Cina ha deciso di lasciare a terra tutti i Boeing 737 Max 8 appartenenti alle flotte delle diverse compagnie aeree cinesi. Lo stesso ha fatto la Ethiopian Airlines, la compagnia coinvolta nel disastro aereo di ieri, 10 marzo, in cui sono morte 157 persone, tra cui 8 italiani. La scatola nera, ritrovata solo il giorno dopo la tragedia, rivelerà le cause dell’incidente. Il primo disastro era avvenuto il 29 ottobre 2018: il volo Lion Air JT610 aveva perso quota a pochi minuti dal decollo, precipitando nel mar di Giava: nell’impatto erano 189 persone, tra cui un italiano.

Lo stop dei Boeing 737 Max 8 è operativo dalla mattina dell’11 marzo: per la Cina si tratta di una misura di sicurezza temporanea. La Civil Aviation Administration of China (Caac) ha fatto sapere che la decisione è stata presa dopo una consultazione con l’omologa agenzia americana, la Federal Aviation Administration (Faa) e con la Boeing. «Entrambi gli incidenti legati ai nuovi Boeing 737 Max 8, da poco consegnati, sono accaduti durante la fase di decollo: ci sono grandi similitudini», ha spiegato l’authority, secondo cui lo stop è «in linea col principio della tolleranza zero rispetto ai rischi sulla sicurezza».

I modelli 737 Max 8 in dotazione alle compagnie aeree cinesi sono poco più di 60: dal sito FlightRadar24, che monitora i voli 24 ore su 24, si è rilevato che gli aerei nel mirino erano tutti a terra poco prima delle 9:00 locali (2:00 in Italia). La gran parte dei 15 modelli 737 Max 8 di Air China sono fermi da domenica sera ad eccezione di due velivoli, atterrati in mattinata. I quattro aerei della compagnia aerea China Eastern sono atterrati invece ieri sera, 10 marzo. Dopo la decisione cinese, anche l’Ethiopian Airlines ha comunicato in una nota che sospenderà qualsiasi volo 737 Max 8: «A seguito del tragico incidente – si legge – Ethiopian Airlines ha deciso di tenere a terra tutti i Boeing 737 Max. Non si conoscono ancora le cause della sciagura e la decisione è presa in via precauzionale. La compagnia diffonderà ulteriori informazioni non appena disponibili».

Anche la Corea del Sud sta conducendo ispezioni sulla sicurezza di due Boeing 737 Max 8. A comunicare la decisione, in questo caso, è stato il ministro dei trasporti sudcoreano. Non solo. A questi paesi, se ne stanno aggiungendo altri, ora dopo ora. L’Indonesia ha ordinato alle compagnie aeree locali di lasciare a terra per le dovute i ispezioni i nuovissimi Boeing 737 Max 8. E l’aviazione civile della Mongolia ha annunciato la sospensione dei voli con lo stesso Boeing.

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