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Attentato in Nuova Zelanda: il Senatore australiano anti-musulmani si becca un uovo in testa

16 Marzo 2019 - 11:35 Redazione
Aveva dichiarato dopo l'attentato di Christchurch: «la vera causa dello spargimento di sangue nelle strade neozelandesi oggi è il programma di immigrazione che ha permesso ai fanatici musulmani di emigrare in Nuova Zelanda».

Dopo l’attentato di ieri. 15 marzo, in Nuova Zelanda che ha visto la morte di 49 persone uccise in due moschee durante la preghiera del venerdì per mano del terrorista Brenton Tarrant, un uomo bianco australiano di 28 anni, non sono mancate, anche fra i politici australiani, le reazioni scomposte. Nel mare magnum delle dichiarazioni, spicca una nota del senatore australiano Fraser Anning, in cui ha dichiarato: «Sono assolutamente contrario a qualsiasi forma di violenza all’interno della nostra comunità, e condanno totalmente le azioni del sicario». Poi la precisazione:«Tuttavia, mentre questo tipo di vigilanza violenta non può mai essere giustificata, ciò che evidenzia è la paura crescente nella nostra comunità, sia in Australia che in Nuova Zelanda della crescente presenza musulmana». E ha chiuso dicendo«la vera causa dello spargimento di sangue nelle strade neozelandesi oggi è il programma di immigrazione che ha permesso ai fanatici musulmani di emigrare in Nuova Zelanda». Anning non è nuovo ad affermazioni di questo genere. Questa volta però le sue parole non sono cadute nel vuoto: infatti ieri sera, nel bel mezzo di un’intervista tv a Melbourne, un ragazzo gli si è avvicinato alle spalle e gli ha rotto un uovo in testa. Anning ha reagito allontanando con schiaffi e calci al ragazzo.

Chi è FraserAnning?

Anning, classe 1949, è diventato senatore nel 2017 per rappresentare un’area rurale del Queensland e ha una storia di commenti provocatorii e razzisti. É stato eletto al Senato dopo un riconteggio che ha portato alla rimozione del senatore del One NationParty, Malcolm Roberts. Anning ha scelto in quel caso di non unirsi a One Nation al Senato, sedendosi come indipendente fino al giugno 2018. In quella data ha deciso di prendere parte al Katter’s Australian Party da cui è poi stato espulso, nell’ottobre 2018, dopo un discorso sull’immigrazione musulmana e non anglofona aveva chiesto una «soluzione finale»al problema, con evidente riferimento all’Olocausto. Secondo il Guardian, anche il partito australiano di populisti di destra One Nation ha condannato le dichiarazioni di Anning all’epoca. Il primo ministro australiano Scott Morrison,che ha affrontato critiche per le sue politiche sull’immigrazione, ha denunciato i commenti di Anning e li ha definiti «disgustosi».

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