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Ma il Medioevo è davvero l’epoca dei «secoli bui»? Non proprio

24 Marzo 2019 - 17:47 Juanne Pili
Spesso parlando di Medioevo si pensa ai cosiddetti «secoli bui». Ma furono veramente così? Non proprio. La convinzione è legata anche a diversi falsi miti su questi mille anni di storia, attribuibili anche ad epoche più recenti, come la caccia alle streghe o il fenomeno del terrapiattismo

Dopo le polemiche sorte attorno al «Congresso della Famiglia», si sta tornando a parlare di Medioevo per via delle visioni piuttosto retrò che i relatori chiamati a esprimersi vorrebbero riproporre. Tra i sostenitori di questo evento c’è chi ricorda che il Medioevo non era un periodo così detestabile, come il vescovo di Verona. Recentemente durante la trasmissione Stasera Italia andata in onda su Rete 4, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia esprime un discorso analogo:

Sarò presente al congresso delle famiglie di Verona: dicono che è roba da Medioevo. Ma in quell’epoca sono nate le Cattedrali, le Università. Poi che si dica che sia il congresso di chi vuole tenere le donne a casa … A me non lo possono dire che sono l’unica donna segretario. Non capisco perché faccia tanta paura parlare di famiglia.

In un certo senso Meloni ha ragione, il Medioevo non è quel periodo storico che spesso viene definito «secoli bui», ma per ragioni diverse. Se prendessimo, per esempio, le convinzioni pseudoscientifiche, anche la senatrice Elena Fattori non avrebbe tutti i torti, si tratta di temi che domineranno anche l’inizio dell’età Moderna, epoca che non coincide esattamente col trionfo della scienza.

E lo testimoniano episodi imbarazzanti per la Chiesa cattolica come la condanna al rogo di Giordano Bruno nel 1600. Vediamo allora cosa si intende esattamente quando si parla dei falsi miti sul Medioevo, a prescindere dagli attuali parallelismi politici. Resta sempre un quesito irrisolto: come mai il ‘900 che ha partorito regimi totalitari e terribili genocidi non viene considerato mai un secolo buio?

Mille e non più mille

Per via di un «cortocircuito» nato da diverse ricostruzioni da parte degli autori delle prime cronache storiche – poi ripreso quasi acriticamente anche da storici più moderni – si è diffusa la convinzione che all’inizio dell’anno 1000 si sarebbe diffusa una sorta di psicosi nella gente dell’epoca, visto che quella cifra tonda doveva essere per qualche ragione foriera di gravi catastrofi e preannunciare una fine del mondo imminente. Ma se andassimo a cercare tra i documenti dell’epoca non troveremmo di questa superstizione.

Nella società neanche si dava importanza al calendario, ci si orientava piuttosto sulla base delle ciclicità del mondo contadino. Personaggi di rilievo come Carlo Magno non avevano idee chiare sulla propria data di nascita, che effettivamente non si usava nemmeno festeggiare. Ad ogni modo, i secoli si misurano a partire dall’anno «1» (non esiste l’anno zero).

Questo significa, ad esempio, che il XXI secolo comincia dal 2001, mentre il 2000 è stato l’ultimo anno del XX Secolo. Ragione per cui, se proprio avessero dovuto agitarsi, sarebbe stato più logico farlo nell’anno 1001, anche se all’epoca i numeri arabi non erano diffusi perché si usava ancora il sistema numerico romano.

Vassalli, valvassori e valvassini

La piramide feudale l’abbiamo studiata tutti a scuola: al vertice il Re, seguito da vassalli, valvassori e valvassini. Il problema è che questa gerarchia così come presentata non è mai esistita. Non vi è traccia nei documenti storici. Si tratta di una costruzione concepita a posteriori e finita nei sussidiari delle scuole. Ad affermarlo è uno dei più preparati storici e divulgatori italiani, il professor Alessandro Barbero, parlando delle numerose «bufale» su Medioevo:

Ce ne sono finché si vuole … è più di noi addetti ai lavori preoccuparci del fatto che sui manuali scolastici c’è il disegno della Piramide feudale, coi vassalli, i valvassori e i valvassini, e siamo solo noi che soffriamo perché sappiamo che in realtà non è mai esistita.

Jus primae noctis e cinture di castità

Nessun signore medievale poteva sognarsi di ottenere il diritto di avere rapporti sessuali con la novella sposa di un suo contadino. Questo non significa che non avvenissero soprusi simili, anche perché all’epoca molti potevano cavarsela pagando un’ammenda. Si sono fatte diverse ipotesi sull’origine di questo falso mito.

Probabilmente deriva da una tassa di matrimonio che gli sposi dovevano versare per officiare le nozze. Sulla cintura di castità invece non si trova nessun cenno, nemmeno che possa vagamente ricordarla. Non ci sono fonti che attestano l’uso da parte dei crociati di far indossare una cintura di castità alle mogli prima di partire.

La Terra piatta

Potrà sembrare strano ma la convinzione che la Terra sia piatta è molto più recente di quanto si pensi. Nel Medioevo nessuno aveva dubbi sulla sfericità della Terra. Cristoforo Colombo non attraversò l’Atlantico per dimostrarlo – come si narra nelle leggende sul navigatore genovese.

Lui stesso si avvaleva di un principio ormai dato per scontato fin dagli albori della civiltà. Forse qualche vago riferimento si potrebbe trovare nella Bibbia dove si parla dei «quattro angoli della Terra», ma si tratta di passi che hanno soprattutto un significato metaforico:

Egli alzerà un vessillo per le nazioni e raccoglierà gli espulsi di Israele; radunerà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra – Isaia 11:12

I primi accenni alla sfericità della Terra si rintracciano negli autori greci Pitagora, Parmenide, Zenone e Esiodo. Non esiste il nome di uno scopritore, si suppone che i primi navigatori per esperienza diretta si accorgessero della sfericità del pianeta che tutti noi oggi possiamo effettivamente accertare, senza necessariamente fare dei viaggi nello Spazio.

La caccia alle streghe

Un altro luogo comune molto abusato in letteratura e al cinema è quello che vede il Medioevo come l’epoca della caccia alle streghe per antonomasia. Niente di più falso. Esistevano già nel mondo contadino credenze del genere, ma la Chiesa cattolica tendeva a confutare queste convinzioni. I processi veri e propri per stregoneria risalgono all’epoca moderna, con l’avvento delle religioni protestanti e della controriforma.

In Occidente la persecuzione delle «streghe» riguarda un periodo che va dal 1450 al 1750 circa, sulle cifre esistono a loro volta altri falsi miti. Il fenomeno fu ampio e, come riporta il Cicap (il comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale), il numero accertato di circa 12 mila condanne è solo la punta di un iceberg:

A seconda delle metodologie impiegate, variano le stime sul numero totale di vittime: le più accreditate sono comprese tra quarantamila e sessantamila, cosa che corrisponde a oltre centomila processi tenendo conto che in media circa un processato su due veniva condannato a morte.

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