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Il parlamento Ue dice basta agli stage gratuiti: la paga andrà dagli 800 ai 1300 euro

26 Marzo 2019 - 18:39 Redazione
Da luglio gli stagisti negli uffici degli eurodeputati guadagneranno tra gli 800 e i 1330 euro al mese

Addio tirocini non pagati negli uffici degli eurodeputati: l'ufficio di presidenza del Parlamento europeo ha approvato nuove regole che li vietano a partire da luglio, quando si insedierà la nuova Assemblea. In base alle nuove norme gli stagisti avranno un'assicurazione sanitaria e saranno pagati tra 800 e 1313 euro al mese, un salto significativo rispetto alla media attuale, sotto i 600 euro.

La maggior parte degli stage negli uffici degli Eurodeputati sono gestiti dal Parlamento europeo tramite il programma Schumann, che prevede una retribuzione regolare per gli stagisti. Alcuni parlamentari assumono però gli stagisti autonomamente, non fornendo, nella maggior parte dei casi, alcun compenso. Secondo un'indagine effettuata dall'Intergruppo politiche giovanili, il 17% degli stagisti all'Europarlamento non sono pagati.

Come funzionano i tirocini nel Parlamento Eu

Gli stage negli uffici degli eurodeputati sono aperti a studenti e laureati. Per i primi il tirocinio dura da sei settimane a cinque mesi, per i secondi sei mesi. I deputati possono inoltre offrire visite studio per massimo sei settimane e stage nel proprio Paese membro per seguire la legislazione nazionale. Con le nuove regole, gli stagisti verranno assunti direttamente dal Parlamento europeo: per i primi due tipi di contratto sarà prevista una remunerazione fissa, mentre per le visite studio non è previsto alcun compenso.

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«Nell'attuale quadro, i deputati non erano tenuti a concedere ai tirocinanti una remunerazione minima, lasciando la questione del pagamento alla discrezione dei deputati», aveva spiegato a luglio Sylvie Guillaume, del gruppo socialista, quando i principi della proposta erano stati approvati dagli uffici dell'Assemblea comunitaria, «Mentre ora il fatto che il segretariato del Parlamento europeo assumerà i tirocinanti direttamente e poi li assegnerà ai deputati eliminerà definitivamente le discriminazioni tra i tirocinanti dell'Ue». 

Lo stage all'europarlamento? «Un'esperienza di bassa qualità»

L'intergruppo Giovani del Parlamento aveva pubblicato due anni fa i risultati di una ricerca da cui emergeva che l'esperienza di stagista all'europarlamento rappresentava per i tirocinanti un'opportunità di bassa qualità. Il gruppo, formato da oltre 140 eurodeputati, aveva quindi lanciato una campagna, #fairinternships, che ha portato alle nuove norme. «Continueremo a lavorare per migliorare la condizione di tutti i giovani, che spesso sono intrappolati in una spirale di stage o altre forme di lavoro atipico», ha detto Brando Benifei, co-presidente dell'intergruppo Giovani.

Agnes Jongerius, portavoce del gruppo Socialdemocratici, aveva dichiarato a luglio: «È vergognoso che ci siano ancora molti deputati che non pagano i loro stagisti. Con il pretesto della formazione o di offrire un'opportunità per una carriera, i deputati hanno utilizzato le scappatoie esistenti nel vecchio quadro giuridico, risalente al 2010, per portare a termine una parte del loro lavoro senza spendere un centesimo». Jongerius aveva poi chiesto a Commissione e Consiglio europei «di garantire che tutti gli stage non retribuiti siano banditi, non solo nelle istituzioni dell'Ue ma ovunque».

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