A Rimini arriva l’estate «plastic free»: al bando dalle spiagge cannucce, bicchieri di plastica e sigarette

Approvata la nuova ordinanza comunale che decreta lo stop all’uso di oggetti in plastica in tutti gli stabilimenti balneari riminesi. L’intervista ad Anna Montini, assessore di Rimini con deleghe all’ambiente, allo sviluppo sostenibile e alla blue economy

Arriva l’estate, tempo di sole, mare e relax in riva al mare, tra feste, aperitivi e falò. A Rimini, però, non sarà più possibile utilizzare cannucce e bicchieri di plastica monouso. Lo stop arriva dopo l’approvazione della nuova ordinanza comunale che prevede il divieto di usare materiali plastici in spiaggia. Via libera invece agli oggetti costituiti da materiali biodegradabili e al materiale plastico lavabile e riutilizzabile.


Il contenuto dell’ordinanza

Il Comune di Rimini ha, più precisamente, disposto il «divieto di vendita di bevande in bicchieri di plastica usa e getta e la distribuzione ai clienti di cannucce in plastica usa e getta». L’ordinanza prevede anche la creazione di piccole “aree ecologiche” all’interno di bar e ristoranti, dove verranno predisposti contenitori per la raccolta differenziata con pannelli informativi rivolti alla clientela al fine di smistare al meglio i rifiuti.


Stop alla plastica, ma anche al fumo

L’ordinanza del Comune non prevede solo l’abbattimento dei rifiuti plastici, ma altresì il divieto di fumare sulla battigia di tutte le spiagge riminesi. La scelta è in linea con la volontà di assicurare maggior benessere ai non fumatori in uno spazio affollato quale può essere la spiaggia d’estate, ma è pensata anche per ridurre il numero di mozziconi presenti a terra e riversati in mare.

I filtri delle sigarette, secondo uno studio dell’NBC News, inquinerebbero il mare più della plastica. Anna Montini, assessore di Rimini con deleghe all’ambiente, allo sviluppo sostenibile e alla blue economy, ha spiegato a Open il senso e le finalità dell’ordinanza.

A Rimini arriva l'estate «plastic free»: al bando dalle spiagge cannucce, bicchieri di plastica e sigarette foto 1
Ansa | Spiaggia Rimini, 2004

Com’è nata quest’idea?

«Ci sono stati diversi incontri con gli operatori balneari, con i gestori dei ristoranti in spiaggia. Sin dal primo incontro gli operatori stessi hanno manifestato la disponibilità e l’intenzione di partecipare a una strategia di progressiva riduzione degli oggetti di plastica monouso. Complice questo tam – tam mediatico correttissimo nei confronti del problema dei rifiuti in mare, complici le indagini di Legambiente Beach Litter che dimostrano che in estate c’è un aumento di questa tipologia di rifiuti, è nata questa proposta.

Cosa contiene la nuova ordinanza?

«Per evitare di dare un contributo negativo e per aiutare a sensibilizzare i turisti nella riduzione degli oggetti di plastica monouso e usa e getta abbiamo invitato gli operatori a sostituire la plastica monouso. Il tutto senza demonizzare la plastica, però. Questo vale soprattutto nei chiringuito, dove è vietato l’uso del vetro: abbiamo proposto l’uso di bicchieri di plastica lavabili e riutilizzabili. Il modello di riferimento è quello francese: si tratta di un meccanismo di cauzione a pagamento per cui l’utente prende un bicchiere, pagando una cifra simbolica di cauzione di 1 euro (per esempio), e poi quando restituisce il bicchiere viene resa la cauzione. In alternativa ci si può portare a casa il bicchiere lavabile».

Vi state progressivamente adeguando alle nuove direttive europee?

Sì, la direttiva europea dal 1° gennaio 2021 mette al bando posate di plastica, piatti plastica, cannucce di plastica e bastoncini cotton fioc, già banditi in Italia, ma non i bicchieri. Anche se l’Europa raccomanda agli Stati membri di trovare delle formule per ridurre l’uso di bicchieri monouso. Noi in spiaggia abbiamo preferito iniziare dall’evitare l’uso di bicchieri e cannucce. Per quest’anno non abbiamo ancora bandito piatti e posate: abbiamo optato per un’entrata morbida, soprattutto perché il bicchiere è l’oggetto di plastica più utilizzato sulle spiagge».

Che materiali potranno utilizzare gli operatori?

«Potranno utilizzare oggetti in carta o quelli compostabili (come il Mater-Bi). Le cannucce possono essere sostituite con i corrispettivi in paglia o in bambù».

Cosa accadrà agli operatori che hanno dei residui di materiale plastico nelle loro attività dalla stagione precedente?

«Per permettere ai ristoratori di finire le scorte di prodotti in plastica che magari hanno dalla scorsa estate, il divieto entrerà in vigore dal primo luglio».

Parliamo del divieto al fumo sulla battigia

«Si tratta di una novità: vieteremo il fumo lungo la battigia, ossia la zona che sta tra il mare e la zona in concessione all’operatore balneare. Per dirla in termini semplici: sarà vietato fumare nell’area dove si è soliti fare le passeggiate».

Sono previste delle sanzioni?

«Ci sono delle sanzioni, certamente. Nessuno di noi smania dalla voglia di fare delle multe, ma lo facciamo perché stiamo dando un’immagine della nostra città che è molto orientata alla sostenibilità ambientale. Ci piace l’idea di comunicare ai nostri turisti di entrare in una logica di sobrietà e di riduzione degli oggetti monouso, per quel che è possibile».

In caso di mancato rispetto della direttiva, chi sarà sanzionato?

«Nel caso del fumo verrà sanzionato il fumatore o la fumatrice che non rispetta il divieto di fumo sulla battigia; mentre nel caso dell’uso della plastica la multa viene fatta al somministratore di alimenti e bevande che ha dato il bicchiere di plastica monouso o la cannuccia di plastica al proprio cliente».

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