Bambina lasciata in ospedale in Versilia. Il sindaco: «La adotterei, ma la legge non me lo permette»

I genitori la affidano alle istituzioni e nel comune toscano scatta la corsa alla solidarietà per adottare la neonata di tre mesi. È successo nel comune di Camaiore. L’intervista al sindaco Alessandro Del Dotto

Una corsa alla solidarietà iniziata con un articolo sulla stampa locale. Centinaia di richieste di adozione direttamente al comune e la voglia di diventare i genitori di una neonata di tre mesi. È successo a Camaiore in provincia di Lucca. «Dopo che i genitori hanno rifiutato la genitorialità, la bambina è stata affidata alle istituzioni ed è stata presa in caricodal sistema ospedaliero e poi dal sistema dei servizi sociali». A raccontarci la vicenda è Alessandro Del Dotto, il sindaco di Camaiore.


Una storia come tante:«Il comune ha ricevuto molte offerte, c’era una tale voglia di prendersi cura di questa bambina. Spesso abbiamo dovuto spiegare che c’era un iter ben definito da seguire». Ma ad attirare l’interesse è stata una delle prime affermazioni fatte dal sindaco che aveva dichiarato che anche lui si sarebbe fatto avanti per adottare la neonata: «Mi sono un po’lasciato andare. Ma il mio stato di single mi impedisce di poter adottare perchéla legge non lo consente, se non nel caso dei bambini down».


Bambina lasciata in ospedale in Versilia. Il sindaco: «La adotterei, ma la legge non me lo permette» foto 1

Alessandro Del Dotto, sindaco di Camaiore

«Sono da poco zio», continua Del Dotto, «di riflesso ti accorgi che manca qualcosa e quel qualcosa è la possibilità di dare tutto a una nuova creatura, e non è un aspetto egoistico, come detto da qualcuno, non è quello il punto». E sullaquestione delle adozioni il sindacoci tiene a precisare: «Se ci sono bambini che non hanno un genitore, perché un single non lo può diventare? Ovviamente in generale mi farei volentieri avanti anche se di tempo i sindaci, se fanno veramente i sindaci, non ne hanno molto. In questo momento potrei anche dedicarmi all’avere un figlio il problema è che l’ordinamento te lo impedisce se non sei sposato».

Non sono pochi i casi in Italia di abbandono, ma per il sindaco il caso dell’ospedale della Versilia è stato invece un grande atto d’amore. «La bambina non è stata abbandonata. Ci sono tante storie in Italia di bambini lasciati in un cassonetto, leiè stata invece affidata alle istituzioni. La madre ha fatto un grande gesto andando comunque in ospedale a partorire.Chiunque sia, qualunque sia la motivazione, rimane un gesto di profondo amore che merita tutta la comprensionepossibile», sottolinea Del Dotto:«Credo nell’epoca in cui viviamo queste vicende facciano più notizia che in passato».

Nell’arco di sole 36 ore le offerte ricevute dal comune, grazie anche ai canali social del sindaco, sono state più di duecento: «Forse perché c’è bisogno di riscoprire la bellezza», afferma Del Dotto, «c’è bisogno di fare cose buone e la bontàsi esprime anche attraverso il prendersi cura degli altri:in un Paese dove uno mangia un panino mentre affondano barconi con bambini sopra non è del tutto scontata la sensibilità in casi come questo».

Oltre alla solidarietà uno dei problemi emersi dalla vicenda rimane l’impossibilità per i single di adottare: «Siamo in una fase storica in cui c’è più bisogno di prendersi cura degli altri di quanto non ci vogliano far vedere, in generale, i contenuti della politica. Bisogna risvegliare l’attenzione su questo tema. Su un tema che è profondamente umano, che non ha a che fare con i migranti, con il reddito di cittadinanza, si parla di una società che cambia e che deve rispondere a questi cambiamenti in modi anche nuovi».

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