Il «New York Times» si scusa dopo una vignetta antisemita su Netanyahu

Un’immagine raffigurante il primo ministro israeliano e il presidente americano Donald Trump con riferimenti a luoghi comuni antisemiti ha fatto infuriare i lettori del quotidiano americano. Le critiche dal Jerusalem Post: «Ricorda la propaganda nazista»

Il quotidiano Usa The New York Times ha presentato le sue scuse per aver pubblicato una vignetta considerata da molti antisemita. Nell'immagine, il premier israeliano Benjamin Netanyahu era disegnato come un cane, con la Stella di Davide sul collare, alla guida del presidente americano Donald Trump, cieco, e con una kippa sul capo.


Il «New York Times» si scusa dopo una vignetta antisemita su Netanyahu foto 1


Nelle scuse pubblicate su Twitter e sull'edizione di oggi, 29 aprile, la sezione Opinioni del giornale ha scritto che la vignetta «includeva luoghi comuni antisemiti. L’immagine era offensiva ed è stato un errore di giudizio pubblicarla».

https://twitter.com/statuses/1122143162506596354

Subito dopo la sua pubblicazione, il quotidiano americano è stato inondato su Twitter da commenti di utenti che criticavano la scelta del giornale. Dopo la pioggia di critiche il quotidiano ha quindi deciso di rimuovere la vignetta politica.

Critiche sono arrivate da quotidiani israeliani, in particolare dal Jerusalem Post che ha paragonato il contenuto dell'immagine alla propaganda nazista degli anni '30.

«Anche i nazisti ci dipingevano come animali», scrive Seth Frantzman sul Post, «anche loro ci avevano attaccato sopra una stella di David. In precedenza gli antisemiti ci hanno paragonato a cani, maiali e scimmie. Le cose andavano così nell'estrema destra che accusava gli ebrei di controllare il mondo, come un polipo o un ragno – continua Frantzman – ma ora vediamo come è diventato abitudine biasimare gli ebrei e Israele per i problemi del mondo».

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