Caso Siri, Giorgetti: «Nessuna melina, al momento resta al suo posto»

«In caso di rinvio al giudizio rispetteremo il contratto di governo – dice il sottosegretario leghista alla Presidenza del Consiglio. –  Se uno non ha fatto nulla giustamente non si dimette»

Nessuno stallo, nessun temporeggiamento, «nessuna melina»: è con queste parole che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti(Lega) ritorna sul caso che ha coinvolto il sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri, indagato per corruzione e accusato di aver favorito l'imprenditore Paolo Arata, modificando le regole dei finanziamenti sull’eolico.


«Non conosco i contenuti dell’incontro Conte – Siri»

«Il presidente del Consiglio e Siri si sono spiegati, ma non conosco i contenuti dell’incontro, né ne conosco l’evoluzione», spiega il sottosegretario, a margine di un impegno per la campagna elettorale in Liguria.


«Se uno non ha fatto nulla giustamente non si dimette»

«Non ho parlato con Siri», dice il sottosegretario, che aggiunge: «Mi sembra che sia assolutamente tranquillo e quindi non capisce perché deve dimettersi se non ha fatto nulla. Al momento resta lì, anche se credo non abbia le deleghe». Il sottosegretario ribadisce: «Se uno non ha fatto nulla giustamente non si dimette». Secondo Giorgetti, infatti, si tratterebbe di una «situazione individuale», e che «quasi quotidianamente, quando si fa politica, si è sotto attacco da parte degli avversari».

Cosa succederebbe in caso di rinvio al giudizio

«Nel contratto di governo tra Lega e M5s ci sono delle regole. È chiaro – precisa Giorgetti – che il rinvio a giudizio presuppone una qualche verifica preventiva, che al momento, per quello che so io, però nessuno conosce. Rispettermo comunque il contratto di governo».

«Le tensioni fanno parte della natura delle cose nei governi di coalizione»

«Diciamo che bisogna arrivare a un chiarimento su tutti i punti che sono in ballo, perché altrimenti diventa estenuante», spiega Giorgetti parlando dei continui contrasti all’interno della coalizione Lega – Cinque Stelle, che sembrano incrinare i rapporti tra le due forze di Governo.

«Ci sono cose da chiarire, come ad esempio la vicenda dell'autonomia delle Regioni, che fa parte del contratto di governo e che noi vogliamo portare a casa. Senza mettere nessuno in difficoltà, ma questo a noi è chiaro e deve essere chiaro a tutti», conclude infine Giorgetti.

Foto copertina: Ansa | Giancarlo Giorgetti

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