Pace fatta tra Salvini e la prof: «Non voleva accostarmi al Duce, torni a insegnare»

Il vicepremier ha incontrato la docente sospesa per un video che paragonava le leggi razziali al decreto sicurezza: «Caso politico esagerato». Ma la sospensione resta

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini (insieme a quello dell’istruzione Bussetti) ha incontrato Rosa Maria Dell’Aria, la professoressa di Palermo che era stata sospesa dall’insegnamento per due settimane per non aver vigilato sulla proiezione di un video realizzato dai suoi studenti, in occasione del giorno della Memoria.


Nelle immagini, il decreto Sicurezza, voluto dal leader leghista, veniva accostato alle leggi razziali del 1938: da molti la proiezione era stata considerata come un parallelo fra lo stesso Salvini e Mussolini.


Il commento di Salvini

«Ci siamo confrontati con la docente, ma chiedete a lei perché non voglio interpretare il pensiero altrui. Mi ha detto che l’ultimo dei suoi pensieri e dei pensieri dei ragazzi era di accostarmi al Duce e al ventennio» – ha spiegato Salvini. «C’è stato un dibattito ampio sull’immigrazione e l’accoglienza con pensieri diversi in classe».

Dopo lo scambio con la docente, sospesa dal Provveditore, il vicepremier ha spiegato: «Io amo il confronto di idee diverse. Credo sia stato un caso politicamente esagerato. Ma a me interessa che l’insegnante torni in classe e che gli studenti crescano bene e informati. Abbiamo parlato di libertà di pensiero e di futuro. Ora si sta lavorando tecnicamente, ma non è mio compito, perché tutto torni a posto».

Il ministro dell’Interno ha fatto sapere che incontrerà gli studenti a settembre, per l’apertura del nuovo anno scolastico, e che parlerà con loro anche di sicurezza. Ai cronisti che gli ricordavano che i legali della prof hanno presentato un ricorso al giudice del lavoro, Salvini ha risposto: «Penso che sarà inutile, stiamo trovando una soluzione positiva per entrambi».

La chiosa del ministro sembra porre fine a ogni polemica politica sulla vicenda: «A me interessa che l’insegnante torni in classe e gli studenti si confrontino. Poi sarò felice di spiegare a questi ragazzi perché voglio difendere i confini del mio Paese».

Le parole della docente

Anche la professoressa Dall’Aria ha commentato l’incontro con il vicepremier: «È stato messo in rilievo quanto il nostro impegno di docenti sia funzionale alla formazione dei giovani per poter creare i presupposti per una società giusta tollerante, accogliente».

La docente si è comunque dichiarata felice dello scambio con il ministro dell’Interno e quello dell’Istruzione: «Vogliamo formare giovani che siano attenti ai diritti e ai doveri e che siano soprattutto consapevoli. Questo pensiero è stato condiviso dai ministri. Sono contenta dei chiarimenti e del confronto avuto con loro».

La professoressa dovrà scontare la punizione

Nonostante il chiarimento, la punizione resta. Il ministro dell’Istruzione Bussetti ha fatto sapere che il suo ministero non può intervenire sulla vicenda e che la docente tornerà a scuola solo dopo il periodo di sospensione: «Si sta lavorando per trovare una soluzione anche al problema particolare (la sospensione, ndr)».

«Tornerò a scuola il 27 maggio come previsto – ha detto la professoressa – il ministro Bussetti purtroppo ha chiarito anche questo aspetto: non ha potere sulle decisioni prese dal provveditore e c’è un iter che deve essere rispettato. Si sta lavorando a una soluzione che sia conciliante».

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