Esiliato e senza cariche: Lucano non è stato rieletto a Riace

La lista “Il cielo sopra Riace” arriva solo terza. La Lega alle europee primo partito nel borgo noto in tutto il mondo per il sistema di accoglienza dei migranti

L’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, non è stato rieletto, nell’ambito di queste ultime elezioni amministrative, al consiglio comunale del borgo in provincia di Reggio Calabria, noto in tutto il mondo per i suoi programmi di integrazione dei migranti.


Lucano correva per un posto da consigliere con la lista Il cielo sopra Riace guidata dalla candidata Sindaca Maria Caterina Spanò che è arrivata terza nella consultazione con il 29,01% dei consensi. A entrare nell’assemblea comunale quindi sarà soltanto lei.


Il nuovo sindaco sarà il vigile urbano Antonio Trifuli che ha stravinto con il 41,48%, mentre secondo arriva l’ex vicesindaco Maurizio Cimino che ha conquistato 29,1%, cioè 321 voti, uno in più rispetto a “Il cielo sopra Riace”.

Lucano vive “in esilio” da Riace dopo che il tribunale di Reggio Calabria gli ha imposto l’obbligo di dimora fuori dalla cittadina a seguito di un’inchiesta sull’assegnazione di appalti per la raccolta di rifiuti e per presunti matrimoni combinati al fine di ottenere permessi di soggiorno.

Lucano era stato prima “scagionato” dalla Corte Costituzionale, poi di nuovo costretto dal Tribunale del riesame a vivere fuori dal paese della Locride. Inoltre ad aprire era stato coinvolto in un’altra vicenda giudiziaria. Questa volta i capi d’accusa suo carico sarebbero truffa e falso ideologico.

Ma la sconfitta di Lucano sembra più legata a ragioni politiche che gudiziarie. In una cittadina che, durante le amministrazioni Lucano, ha fatto dell’integrazione la propria bandiera, oggi, alle elezioni europee svoltesi contemporaneamente a quelle amministrative, la Lega di Matteo Salvini è risultato il primo partito con il 30,75% dei voto. Segno, evidentemente, di un mutato atteggiamento nei confronti del fenomeno migratorio da parte dei concittadini di Lucano.

L’ex primo cittadino ha detto di essere «triste ma bisogna prendere atto che la vita è così». Al di là del risultato elettorale si è dichiarato fiducioso su un suo possibile ritorno a Riace: «Adesso, visto che non c’è più il pericolo di reiterazione del reato – ha aggiunto Lucano – spero di recuperare la mia condizione di libertà e poi ritornare. A mio avviso il processo legato all’accoglienza potrà ricominciare perché non è legato alla gestione degli enti locali».

Commentando l’esito politico delle elezioni, Lucano non ha nascosto la sua delusione: «Per me oggi è un ritorno al passato, quando la luce della politica legata agli interessi del territorio era spenta. Questo nuovo corso sembra – ha aggiunto – legarsi a questa nuova onda nera che attraversa i cieli e non fa intravvedere gli orizzonti, perché si lega a una dimensione della destra, anche in Europa».

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