Lussemburgo, è pareggio tra democratici e popolari

I risultati definitivi del Lussemburgo assegnano due seggi al gruppo dell’Alde e due al Partito popolare europeo

2.00 – Dei sei seggi che spettano al Lussemburgo nel Parlamento europeo, tre degli eurodeputati eletti erano già in carica a Strasburgo. Si tratta di Charles Goerens, Christophe Hansen e Tilly Metz. I candidati eletti per la prima volta sono Nicolas Schmit, Monica Semedo e Isabel Wiseler-Santos Lima.


1.00 – Sono arrivati i dati definitivi sull’elettorato lussemburghese. 240.044 persone si sono recate alle urne. 52.183 hanno fatto ricorso al voto postale.


0.00 – Le percentuali di voto del Lussemburgo:

  • Dp: 21,4% (+6,7%)
  • Csv: 21.1% (-16,6%)
  • Dei Gréng: 18,9% (+3,9%)
  • Lsap: 10,0% (+0,4%)
  • Piraten-Greens: 7,7% (+3,5%)
  • Adr: 7,5% (+0,0%)

23.30 – Sono arrivati i risultati definitivi del Lussemburgo: il Partito democratico (Dp) guadagna un seggio rispetto alla precedente legislatura europea. Porterà due europarlamentari nell’eurogruppo dell’Alde. Due seggi pure per il Partito popolare cristiano sociale (Csv), che confluiscono nelle fila del Partito popolare europeo. Un seggio per i Verdi e uno per il Partito socialista operaio lussemburghese (Lsap).

22.30 – La politica lussemburghese è da decenni dominata dal Csv, il Partito popolare cristiano sociale, al quale fanno da contrappeso il Partito socialista operaio lussemburghese (Lsap), il Partito democratico (Dp), e i Verdi (Dei Gréng). Le ultime proiezioni assegnano 2 seggi al Csv e un seggio a tutti gli altri partiti. Il sesto seggio dovrebbe essere assegnato all’Adr, Partito riformista di alternativa democratica.

In Lussemburgo si scelgono sei dei prossimi europarlamentari: i risultati dell’elezioni per il nuovo Parlamento europeo determineranno anche chi sostituirà Jean-Claude Juncker, presidente lussemburghese della Commissione europea, in scadenza di mandato. Nel Paese le elezioni sono molto sentite perché qui hanno sede alcune istituzioni europee:la Corte di giustiza europea, la Corte dei conti europea, la Banca europea degli investimenti e la sede amministrativa del Parlamento europeo.

Il Lussemburgo è l’unica monarchia al mondo guidata da un granduca: nel cuore dell’Europa, è il secondo stato dell’Unione più piccolo dopo Malta. Banche internazionali e multinazionali si sono trasferite nel granducato per approfittare del suo regime fiscale agevolato. A livello di istituzioni europee, il piccolo Lussemburgo è riuscito a eleggere ben tre presidenti della Commissione: Gaston Thorn, Jacques Santer e appunto Juncker.