In Evidenza ENISiriaUSA
TECNOLOGIAFinlandiaGoogleSicurezza informatica

Google costruisce un data center in Finlandia. I nostri dati custoditi al freddo

29 Maggio 2019 - 06:56 Valerio Berra
L'annuncio arriva direttamente da Big G. Il totale degli investimenti sarà attorno ai 600 milioni

I nostri dati, i nostri ricordi e i nostri movimenti su internet. Tutto custodito in un data center nelle terre alla soglia del Circolo Polare articolo. Google ha annunciato che investirà 600 milioni di euro in un data center a Hamina, città finlandese da poco più di 20mila abitanti affacciata sul mar Baltico.

È il secondo data center che Big G costruisce qui per un totale di investimenti che si aggira attorno a 1,4 miliardi di euro. Jaru Gustafsoon, segretario del ministero degli Affari economici di Helsinki, ha commentato: «Questo investimento rafforza l’infrastruttura digitale della Finlandia. La scelta di Google è indice di un ambiente stabile e competitivo».

Perchè le Big Tech costruiscono centri dati nel Nord Europa?

Il nuovo data center nascerà in una ex cartiera di Hamina, vicino a quello già costruito nel 2014. Altri centri dell’azienda si trovano in Belgio, Olanda e Irlanda. A Dublino Google ha la sua sede europea, come anche Facebook e Apple. Se però la presenza nell’isola accanto alla Gran Bretagna è giustificata da accordi con il governo e tasse bassissime, perchè segliere la Finlandia come sede per un data center?

I motivi sono due, e riguardano tutti lo stesso problema. Come saprà chiunqe lavori con un pc, uno dei difetti principali di queste macchine è il raffreddamento. D’altronde si tratta sempre di elettricità che scorre dentro dei conduttori. I Paesi del nord quindi, grazie alle loro temperature basse e alla presenza di acqua, facilitano le operazioni di raffreddamento rendendo più economico il processo e più longeva la vita delle macchine.

Anche Facebook ha seguito la stessa strada. La società di Mark Zuckerberg ha investito per creare un data center a Luleå, in Svezia. Sempre il freddo è il motivo per cui il Fondo mondiale per la diversità delle colture ha deciso di creare nell’arcipelago delle isole Svalbard, a nord della penisola scandinava, un banca in cui conservare semi di piante da tutto il mondo. Il nome della struttura è Svalbard Global Seed Vault, il suo obiettivo è quello di essere «Un giardino dell’Eden ibernato».

Leggi anche:

Articoli di TECNOLOGIA più letti