Badar giura da carabiniere. 23 anni, musulmano (e campano): «Voglio combattere il terrorismo»

I commenti razzisti sotto le immagini della cerimonia: «Stiamo inserendo anche noi i musulmani nei posti chiave della sicurezza…..ci accorgeremo degli sbagli in futuro»

Badar Eddine Mennani ha 23 anni, è nato a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e ha da poco finito l’addestramento nell’Arma dei Carabinieri. Oggi 23 giugno, insieme ad altri 396 allievi, ha giurato fedeltà alla Repubblica italiana nella caserma Cernaia di Torino. Badar è anche tra i primi Carabinieri musulmani d’Italia: l’immagine di sua madre con il velo che lo bacia commossa e gli sistema il cappello, però, ha scatenato una valanga di insulti razzisti sul web.


«Un musulmano praticante non può giurare sulla bandiera italiana! L’Islam non prevede la laicità dello Stato. Follia pura!», si legge sotto a un post pubblicato sulla pagina Facebook “Noi poliziotti per sempre”. Nel post, i gestori della pagina avevano sottolineato come per Badar l’Arma fosse sempre stata un luogo di «integrazione, accoglienza e comprensione, per lui e per le sue tradizioni».


«Un musulmano praticante offre la vita e giura sul corano… però ha giurato fedeltà alla costituzione italiana e all’Arma dei carabinieri… qualcosa non torna», commenta qualcuno. «La profezia di Oriana Fallaci si sta compiendo», scrive qualcun altro. «Stiamo inserendo anche noi i musulmani nei posti chiave della sicurezza… ci accorgeremo degli sbagli in futuro», e così via in una fila lunghissima di insulti e insinuazioni.

Badar: «Vorrei lavorare per sconfiggere il terrorismo»

Ma nonostante le insinuazioni, essere un musulmano praticante non ha mai creato problema a Badar, tanto meno durante il Ramadan. «Durante il corso mi hanno concesso senza problemi i vari permessi perché potessi seguire al meglio il Ramadan», ha detto , che tra qualche giorno per il primo tirocinio nell’Arma territoriale «Per il futuro – spiega – mi piacerebbe lavorare in primis nel contrasto al terrorismo, mentre il prossimo sogno è quello di diventare maresciallo. Chissà se riuscirò a realizzare anche quello?».

In difesa del giovane è intervenuta Marwa Mahmoud, attivista per i diritti umani e civili, che ha commentato su Facebook: «Badar Eddine Mennani, italiano di origini marocchine, ha realizzato il suo sogno di arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri. Orgoglio e fierezza della sorella e dei suoi genitori per la divisa: motivo di riscatto sociale. Buon lavoro fratello, tanta stima».

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