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La Tav si fa, via agli appalti. Di Maio: «Tutti contro di noi»

25 Giugno 2019 - 19:07 Redazione
Il leader leghista Salvini aveva bocciato l'ipotesi fatta dal vice-ministro Castelli di un'opera ridimensionata

«C’è il sistema contro il Movimento 5 Stelle», scrive Luigi Di Maio il giorno dopo l’assegnazione delle Olimpiadi 2026 a Milano-Cortina e lo sblocco (arrivato nel pomeriggio) da parte di Tel per i bandi Tav. Il consiglio di amministrazione di Telt ha dato infatti il via libera alla pubblicazione degli ‘avis de marchés’ per i lavori del tunnel di base della Tav in Italia. Su questo punto c’era stata forte tensione nel governo italiano a dicembre, e in attesa di una posizione definitiva, la società italo-francese Telt aveva deciso di congelare i bandi. Il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio, che ha partecipato al cda a Parigi insieme alla coordinatrice del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radicova, ha parlato di «giornata storica».

Il Movimento 5 Stelle, contrario all’opera, ha dovuto fronteggiare le critiche fatte dal segretario leghista verso l’ipotesi di una Tav-ridimensionata. Un’opzione anticipata dal vice-ministro Laura Castelli e smentita poco fa da Di Maio con un lungo post su Facebook: «Sul Tav sono più di 20 anni che sentiamo discuterne. Era urgente già negli anni 90! Con un piano che, secondo gli accordi presi da chi ci ha preceduto, è un grandissimo regalo ai francesi. Se permettete, io penso prima al mio Paese e alla mia gente e ho fiducia nel fatto che il presidente Conte trovi una soluzione. Non abbiamo mai pensato ad un progetto di ‘Tav leggera’».

I bandi per i lavori nella parte italiana

L’importo stimato complessivo per i bandi sbloccati da Telt oggi per i lavori della parte italiana della Torino-Lione è di circa un miliardo di euro. Per la parte internazionale, il cofinanziamento dell’Unione europea sale al 55%. L’ avis de marché, l’invito a presentare candidatura relativi agli interventi, sarà diviso in due lotti: uno per i lavori di costruzione e uno per la valorizzazione dei materiali di scavo.

Sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Europea con l’esplicitazione della facoltà di interrompere senza obblighi e oneri la procedura di gara in ogni sua fase, come previsto dal Codice degli Appalti Pubblici francese. Telt ha confermato l’impegno a verificare le volontà dei due Governi al termine della selezione delle candidature, prima di procedere all’invio dei capitolati di gara alle imprese.

Cirio: «Solleciterò Conte per il sì all’opera»

Una «giornata storica», l’ha definita il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al termine del consiglio d’amministrazione di Telt riunitosi a Parigi. «Autorizzata la pubblicazione dei bandi per i lavori del tunnel in Italia. Oltre al 55% dei fondi per la parte internazionale, abbiamo ottenuto il finanziamento al 50% anche per la tratta nazionale da Bussoleno al nodo di Torino».

«Domani – aggiunge il presidente Cirio – scriverò al premier Conte, perché l’Ue solleciti una parola chiara dal Governo italiano sulla volontà di proseguire con l’opera. La Regione Piemonte chiede, quindi, al Presidente del Consiglio di dare certezza all’Europa e consentire a Telt di inviare i capitolati alle imprese che parteciperanno ai bandi approvati oggi».

«Chiediamo inoltre di nominare al più presto il presidente dell’Osservatorio per procedere con le compensazioni oggi ferme e su cui sono stati già stanziati 42 milioni di euro», ha continuato. «Risorse che vanno immediatamente date al territorio. Ci batteremo – conclude il presidente Cirio – per portare lo stanziamento complessivo, come promesso, a 100 milioni».

Salvini: «A me piacciono i treni che corrono»

Il dossier Tav è in mano al presidente del Consiglio Giuseppe Conte da mesi, ma Matteo Salvini torna a proporre un’accelerazione sul tema: «A me piacciono i treni che corrono. C’è un progetto in itinere, spero che la lezione di ieri delle Olimpiadi sia servita».

Le parole di Salvini arrivano a pochi giorni dall’intervista di la Repubblica al vice-ministro dell’Economia Laura Castelli, di solito molto vicina alle istanze No Tav.

La ministra aveva parlato di una soluzione di compromesso alla quale starebbero lavorando alcuni sindaci della Valsusa (l’ipotesi Nilo-Tav che si propone di ricorrere a mini- Tav per conciliare posizioni tanto diverse nel governo sulla Torino-Lione). Il segretario leghista ha bocciato però questa ipotesi: «La Tav “leggera”? Un treno passa sotto la montagna o no. Tertium non datur».

L’Italia e la Francia dovranno chiarire entro luglio se e come intendono portare avanti il progetto Tav per non rischiare di perdere i fondi ancora a disposizione. «È da mesi che si discute del tema Tav, il tema è in mano al premier Conte che sta discutendo con la Francia, vedremo quale sarà l’esito di questa discussione, poi capiremo quale sarà il percorso che riguarderà il Paese. Io ho piena fiducia nel lavoro che sta facendo Conte», ha detto la sindaca di Torino, Chiara Appendino.

E proprio nel capoluogo piemontese, il 5 luglio, dovrebbe tenersi l’assemblea tra attivisti 5 Stelle e Luigi Di Maio dove si parlerà (soprattutto) di questa dibattuta opera pubblica.

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