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L’Ad Whirlpool: «A Napoli perdiamo, non bastano gli incentivi di Di Maio»

26 Giugno 2019 - 10:31 Redazione
Il manager conferma le sue parole all'incontro di ieri al Mise («Napoli non chiuderà»), ma detta le condizioni dell'azienda

Dopo lo scontro e il tentativo d’intesa fra il ministro del Lavoro e i vertici di Whirlpool, arrivano dall’azienda le condizioni perché lo stabilimento napoletano possa continuare a produrre e, conseguentemente, non licenziare. In un’intervista al quotidiano Il Mattino Luigi La Morgia, amministratore delegato in Italia della multinazionale del “bianco” dichiara: «Apprezziamo lo sforzo del ministro Di Maio, ma non credo che da soli gli incentivi di natura finanziaria siano sufficienti per riportare il sito di via Argine alla sostenibilità» e ribadisce che «solo un nuovo progetto e un nuovo prodotto salvano tutti i posti».

A proposito delle contestazioni avvenute sotto il ministero dello Sviluppo economico La Morgia commenta: «Non mi sono accorto delle proteste. Ma io li capisco, li rispetto: dal 31 maggio si sono trovati davanti informazioni contradditorie. Io sono stato il direttore di quello stabilimento, so quanto sono professionali e posso assicurare loro che troveremo una soluzione».

Alla domanda se sia vero che l’azienda potrebbe restare a Napoli, l’ad risponde: «Noi, come abbiamo fatto all’incontro di ieri, abbiamo sempre detto che la fabbrica di via Argine non chiude, che ci muoviamo su due pilastri: non ci disimpegniamo e garantiremo la continuità produttiva. All’ultimo incontro abbiamo aggiunto che siamo pronti a valutare tutte le possibilità e abbiamo chiesto e ottenuto dal ministro Di Maio di aprire una discussione di merito. Lui – continua La Murgia – ci ha messo a disposizione anche i suoi tecnici».

La chiusura dello stabilimento sembra però essere più lontana rispetto a qualche settimana fa e le parti sembrano andare verso un accordo. Chiarisce ancora infatti La Murgia a Il Mattino: «Abbiamo risposto a una specifica domanda sulla nostra presenza futura a Napoli – aggiunge – spiegando che siamo pronti a valutare tutte le opzioni, per assicurare l’occupazione al sito di Napoli. E ci sono tante possibilità: i sindacati hanno parlato di defiscalizzazione, il ministro Di Maio di supporto. Ma prima dobbiamo iniziare a discutere nel merito delle cose».

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