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I NoVax (di nuovo) in parlamento con l’ex deputata M5S Cunial: «Contro di noi un clima d’odio»

In prima fila tra il pubblico c'era anche un deputato del Movimento 5 Stelle, Marco Bella che ha chiesto a una delle relatrici: «Lei parla di presenza di viagra nei vaccini. Qui alla Camera vuole davvero affermare questa cosa?»

Piano terra di Montecitorio. Nella sala riservata alle conferenze stampa parlano i rappresentanti dell’associazione Corvelva (Coordinamento regionale veneto per la libertà vaccinale): i NoVax vengono ospitati in Parlamento, e non è la prima volta. Era già successo a gennaio, sempre a fianco della deputata Sara Cunial (ora nel Gruppo Misto) espulsa ad aprile dal Movimento 5 Stelle.


«Lo Stato deve ospitare le prerogative e i colloqui che richiedono i cittadini e avere un atteggiamento libero e aperto nello scambio delle conoscenze e non deve essere uno strumento di obbligo e di schiavitù delle popolazioni» dice la deputata del Gruppo Misto Cunial (che in passato aveva condiviso contenuto NoVax su Facebook) riferendosi all’obbligo vaccinale. I rappresentanti dell’associazione che si definiscono «Free Vax» hanno denunciato un clima d’odio nei loro confronti e hanno parlato di una quadro «inquietante» emerso dalle loro analisi sui vaccini.

In prima fila tra il pubblico c’era anche un deputato del Movimento 5 Stelle, Marco Bella (professore associato di Chimica), che al momento delle domande, chiede a una delle relatrici: «Lei parla di presenza di viagra nei vaccini. Mi dice quale laboratorio ha fatto questa analisi? Qui alla Camera vuole davvero affermare questa cosa?».

Il convegno è diventato ancora una volta una questione politica: alcuni parlamentari di Pd e Forza Italia avevano chiesto la cancellazione dell’evento. Secondo molti osservatori il Movimento 5 Stelle delle origini era stato a lungo sensibile a posizioni No Vax, ora il ministro della Saluta Giulia Grillo si è pronunciata contro la conferenza stampa alla Camera.

Nel contratto di governo è stato ipotizzato il superamento del decreto Lorenzin (poi convertito nella legge 119 nel 2017 sull’obbligo della certificazione vaccinale), ma al momento del voto in commissione Sanità gli esponenti 5 Stelle si sono divisi sul tema.

C’è stata anche una dura reazione del ministro della Salute Giulia Grillo, che ieri aveva detto: «In Italia celebriamo gli scienziati come Leonardo e Galileo, ma si crede ancora in maghi e stregoni. A questo punto tutto è possibile, anche che il prossimo ministro della Salute sia Wanna Marchi».

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