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Savoini chi? Ma quando la Lega firmò due anni fa il patto col partito di Putin al fianco di Salvini c’era lui

14 Luglio 2019 - 12:20 Redazione
Due anni fa il viaggio in Russia di Salvini è stato organizzato da Gianluca Savoini (che adesso tutti provano a "scaricare") e Claudio D’Amico

È il 6 marzo 2017 quando Matteo Salvini scrive su Facebook: «Storico accordo questa mattina a Mosca fra Lega e Russia Unita di Putin, rappresentato dal responsabile esteri Sergey Zheleznyak. Lotta all’immigrazione clandestina e pacificazione della Libia, lotta al terrorismo islamico e fine delle sanzioni contro la Russia che sono costate all’Italia 5 miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro persi. Dopo le chiacchiere di Renzi, la concretezza della Lega».

Savoini e D’Amico hanno organizzato il suo viaggio in Russia

Un viaggio in Russia che, secondo Il Giornale, sarebbe stato organizzato da Gianluca Savoini, presidente dell’Associazione Lombardia-Russia e da Claudio D’Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del ministro dell’Interno Matteo Salvini. E le immagini pubblicate da Ruptly ne sono una prova.

Savoini è l’uomo che, in questi giorni, tutti hanno provato a “scaricare”: grazie a un’indagine approfondita degli uffici di Palazzo Chigi, su richiesta del premier Conte, si è scoperto che alla cena per Vladimir Putin a Roma sarebbe stato invitato da Claudio D’Amico. A provarlo ci sarebbe una mail il cui contenuto è stato pubblicato da La Stampa.

Cosa dice l’accordo con la Russia

In quel documento – fatto pervenire a Il Giornale da Fabio Sapettini, autore assieme ad Andrea Tabacchini del saggio “Da Pontida a Mosca, gli accordi tra Putin e la Lega Nord” – le parti «s’impegnano per la durata di cinque anni a scambiarsi informazioni su temi di attualità, dalle relazioni bilaterali e internazionali alle rispettive esperienze di partito, con un’attenzione particolare ai nodi cruciali del lavoro organizzato, delle politiche per i giovani, dello sviluppo economico».

La Lega e la Russia Unita di Putin «si scambieranno regolarmente delegazioni di partito a vari livelli, per organizzare riunioni di esperti, organizzeranno sotto gli auspici di seminari bilaterali e multilaterali, convegni, “tavole rotonde” sui temi più attuali delle relazioni russo-italiane, invitando una vasta gamma di professionisti e rappresentanti della società civile».

Inoltre si impegneranno a promuovere «attivamente lo sviluppo di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa e la collaborazione di organizzazioni giovanili, femminili, culturali, umanitarie al fine di rafforzare l’amicizia, la formazione giovanile nello spirito di patriottismo e di operosità». Immancabile, infine, il riferimento alla «cooperazione nei settori dell’economia, del commercio e degli investimenti tra i due Paesi».

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