Salvini può perdere il suo seggio in Calabria: chiesto l’annullamento della sua elezione, maggioranza in bilico

Errori nel conteggio dei voti. La giunta per le elezioni chiederà al Senato di sostituire l’eletto calabrese della Lega con uno di Forza Italia. Ma Salvini resterà senatore

La maggioranza gialloverde al Senato è appesa a un filo. Dopo le espulsioni e le defezioni dei dissidenti 5 Stelle passati al gruppo misto, un’altra tegola potrebbe colpire l’esecutivo. La Giunta per le elezioni e le immunità presieduta da Maurizio Gasparri ha proposto l’annullamento dell’elezione in Calabria del ministro dell’Interno e vicepremier leghista Matteo Salvini.


Un seggio in meno per la Lega

Secondo la giunta il seggio deve essere assegnato alla forzista Fulvia Caligiuri, che già all’indomani delle elezioni politiche del 14 marzo 2018 aveva presentato ricorso contro l’assegnazione dello scranno senatoriale a Salvini. Il vicepremier non rischia l’esclusione da Palazzo Madama, essendo stato eletto in altre quattro legioni, ma il Carroccio potrebbe perdere un voto, pesantissimo, nell’assemblea. Salvini soppianterà Kristalia Rachele Papaevangeliu eletta nel Lazio, che aveva già sostituito Cinzia Bonfrisco approdata al Parlamento europeo.


Il voto del Senato

In tempi brevi verrà depositata una relazione a cura del senatore Alberto Balbonisu su cui poi dovrà votare il Senato. Ma il tema centrale è che i numeri del governo sono a rischio: oggi l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte può contare su tre voti di maggioranza, compresi i senatori a vita, ma con l’esclusione di Papaevangeliu scenderebbero a due.

Gli errori nel conteggio dei voti

La decisione della Giunta arriva dopo il riconteggio dei voti in Calabria. A Forza Italia non sarebbero stati assegnati circa 2916 preferenze, che sarebbero state invece divisi fra Lega e Fratelli d’Italia, gli alleati del Carroccio alle ultime consultazioni politiche. Si sarebbe trattato di un errore di trascrizione dei verbali ravvisato dopo un controllo incrociato tra i voti indicati nei verbali di sezione e le tabelle elettroniche di scrutinio.

Il ricorso della Caligiuri, che era assistita dal’avvocato Oreste Morcavallo, era stato accolto. Per Caligiuri ci sarebbero state «correzioni di dati e decisioni abnormi in sede di operazioni con la dichiarazione dell’ufficio di dare prevalenza, in caso di divergenza, alle tabelle di scrutinio rispetto ai verbali di sezione». L’errore sarebbe quindi da riscontrare nei fogli elettronici utilizzati per calcolare chi aveva conquistato il seggio. Una svista che per la Giunta rappresenterebbe «indubbie ed oggettive criticità» nelle attuali norme previste dal Rosatellum.

Morcavallo, il legale Fulvia Caligiuri, manifesta soddisfazione per la decisione della Giunta: «Siamo soddisfatti, la giunta delle elezioni ha fatto un lavoro rigoroso e fornito ampie garanzie assicurando verifiche da parte di organi diversi all’interno della giunta stessa. L’augurio è che l’assemblea del Senato in tempi rapidissimi possa prendere atto di questa decisione – continua Morcavallo – ratificando la proclamazione di Fulvia Caligiuri senatrice della Repubblica e ripristinando la reale volontà dell’elettorato calabrese».

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