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Il tesoro andato perduto nell’incendio alla Kyoto Animation

19 Luglio 2019 - 20:30 Redazione
Gli amanti degli anime lo definiscono l’11 settembre dell’animazione giapponese

Un devastante incendio ha distrutto i locali del first studio della Kyoto Animation a Uji, nella prefettura di Kyoto, in Giappone. L’incendio ha causato la morte di 34 dipendenti, mentre altri 36 sono rimasti feriti o intossicati dalle fiamme. L’incendio è stato appiccato da Shinji Aoba, un uomo di 41 anni che, dopo aver fatto irruzione all’interno dei locali dello studio d’animazione e dopo aver gettato materiale infiammabile (probabilmente benzina), ha dato fuoco all’intero stabile. Dopo le prime indiscrezioni, nella giornata del 19 luglio, è arrivata la conferma da parte di Hideaki Hatta, presidente e fondatore della Kyoto Animation, della completa distruzione di tutti i materiali originali dei lavori dello studio di animazione, custoditi nei computer al primo piano dello stabile. «L’ammontare dei danni materiali? Estremo. Non ho nemmeno tutti i dettagli – ha commentato Hatta – Sono col cuore spezzato, non ce la faccio, neanche nei miei incubi avrei mai e poi mai immaginato che un tale disastro potesse accadere. Questo è un colpo durissimo per la nostra compagnia e per l’industria dell’animazione. Ognuno di loro era un eccellente e meraviglioso collega».

La storia del Kyoto Animation

Il team iniziale della Kyoto Animation

La casa di animazione Kyoto Animation – nota anche come ‘KyoAni‘ – è nata nel 1981 dalla coppia Hideaki e Yoko Hatta, ma solo negli ultimi 20 anni ha iniziato ad affermarsi come una realtà autonoma di alto prestigio e qualità nel mondo dell’animazione giapponese e mondiale. Dal 1981 al 2003 la Kyoto Animation ha lavorato come studio-satellite di supporto alla realizzazione di anime di altri studi d’animazione giapponese, contribuendo alla realizzazione di veri e propri capolavori dell’animazione giapponese: Akira (curandone alcune animazioni), Neon Genesis Evangelion (per cui ha curato alcuni fondali), Doraemon, InuYasha, Sakura, Pokémon 3, Fatal Fury. Dal 2003 la casa d’animazione di Kyoto si è sempre più concentrata nella creazione di un processo creativo e produttivo caratterizzato da una minuziosa e maniacale cura del dettaglio, tanto da far sembrare alcuni fondali delle vere e proprie scene riprese cinematografiche.

I principali anime creati dalla Kyoto Animation

Nel 2009 è iniziata la fase più prolifica della casa d’animazione, anche grazie alla trasposizione in anime del popolare manga K-On!. Nel corso degli anni la ‘KyoAni‘ si è sempre più contraddistinta nella rappresentazione di personaggi “moe”, nonché nella creazione di intrecci narrativi basati sulle – per lo più – problematiche sfere psicologico – sociali dei personaggi.

Nel corso degli anni sono stati moltissimi gli anime di successo prodotti dalla ‘KyoAnu‘, come Lucky Star, Clannad, Kyoukai no Kanata, Violet Evergarden, Melancholy of Haruhi Suzumiya e, il pluripremiato film d’animazione La forma della voce, diretto dalla regista Naoko Yamada. Il film racconta la storia di una ragazza sorda vittima di bullismo e del percorso psicologico di “redenzione” del bullo, le cui vite continuano a intrecciarsi continuamente, tra passato e presente, in una continua lotta tra l’accettazione dell’altro ma soprattutto di se stessi. 

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