Borse, terremoto globale dopo i nuovi dazi di Trump alla Cina: male anche Milano

Tokyo ha perso il 2,11%, Hong Kong il 2,15%, Shanghai l’1,45% e Shenzhen l’1,65. E in apertura in forte calo anche Piazza Affari

Le nuove tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno fatto registrare pesanti cali nelle borse di Asia e Pacifico. Il Nikkei a Tokyo ha perso il 2,11%, Hong Kong il 2,15%, Shanghai l’1,45% e Shenzhen l’1,65. Più contenute le flessioni di Seul, -0,93%, e Sydney, -0,30%. Segnali negativi anche sull’Europa con i future in negativo.


A influenzare le borse asiatiche sono stati gli ultimi avvertimenti di Donald Trump al governo cinese, con l’annuncio di introdurre nuovi dazi fino al 10% su tutti i prodotti di Pechino che possono arrivare a una tassazione alla frontiera del 25%.


Caldo anche il fronte commerciale tra il governo giapponese e quello della Corea del sud, dopo che Tokyo ha deciso di rimuovere Seul dalla lista dei Paesi che godono di un trattamento preferenziale nell’export.

È un vero e proprio terremoto che coinvolge anche le borse europee. Piazza Affari apre in rosso in scia alle Borse asiatiche sulle nuove tensioni per i dazi: il Ftse Mib in avvio lascia l’1,91% a 21.155 punti.

Male anche le altre borse europee: Parigi in apertura lascia il 2,34% con il Cac 40 a 5.427 punti. Francoforte perde l’1,79% con il Dax a 12.033 punti. Londra cede l’1,47% con il Ftse 100 a 7.472 punti.

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