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Dazi: crolla ad agosto il commercio tra Usa e Cina

L’import di merci statunitensi è diminuito del 22% in agosto rispetto all’anno 2018

Il commercio della Cina con gli Usa crolla bruscamente mentre non si vedono segnali per la fine della guerra dei dazi. L’import di merci statunitensi è diminuito del 22% in agosto rispetto all’anno precedente, a quota 10,3 miliardi di dollari, dopo gli aumenti dei dazi cinesi e l’ingiunzione alle aziende di annullare gli ordini.


L’export verso gli USA, il più grande mercato cinese, è affondato in conseguenza dei dazi punitivi imposti dal presidente Donald Trump.


Le esportazioni cinesi inoltre sono diminuite dell’1% rispetto all’anno scorso in agosto, nel pieno della guerra commerciale con gli Usa. Il calo reso noto oggi arriva dopo la sorpresa di un rimbalzo del +3,3% nel mese di luglio, nonostante la battaglia con Washington e l’indebolimento della domanda globale.

Ma gli economisti, citati da Bloomberg, avevano previsto un aumento del 2,2% prima della pubblicazione dei dati di oggi da parte dell’amministrazione doganale. Le importazioni invece hanno continuato a scendere per quattro mesi al 5,6% su base annua, in linea con la cifra di luglio.

Washington ha imposto nuove tariffe il 1° settembre, intensificando la sua campagna ad alta pressione per costringere Pechino a un nuovo accordo commerciale. La Cina ha detto giovedì che i nuovi colloqui con gli Stati Uniti si terranno a Washington all’inizio di ottobre.

Nel contesto di una continua pressione sull’economia cinese, la banca centrale di Pechino ha annunciato venerdì che avrebbe ridotto i requisiti di riserva di deposito per le banche.

La misura consentirebbe di stimare a 126 miliardi di dollari di prestiti aggiuntivi alle imprese che si trovano ad affrontare un rallentamento economico. La crescita del PIL cinese è stata del 6,2% su base annua nel secondo trimestre, il tasso più basso degli ultimi tre decenni.

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