Salvini: «Di Battista, il vacanziero più pagato al mondo». E Di Maio lo gela: «Detto da una spiaggia?»

La coppia Di Battista-Di Maio si ricompatta nello scontro con Salvini: . «Trovi il tempo di andare in Parlamento per rispondere a domande dettagliate sui suoi rapporti con il Sig. Savoini»

Ancora Di Battista contro Salvini. E ancora un Di Maio al veleno contro l’alleato di governo. La nuova querelle inizia – come spesso accade – con un post su Facebook.


«Uguale al Pd sul Tav e sulle altre mangiatoie», scrive Di Battista. «Uguale ai radicali sulle privatizzazioni selvagge e allo stesso tempo sul salvataggio (con denaro pubblico) delle radio di partito».


«Uguale a Forza Italia sulla giustizia e sull’eterno tentativo di proteggere i colletti bianchi», continua Di Battista. «Questa è la Lega Nord. Un banalissimo partito di sistema capace solo di camuffarsi meglio degli altri. Prima o poi gli italiani se ne renderanno conto».

Uguale al PD sul TAV e sulle altre mangiatoie. Uguale ai radicali sulle privatizzazioni selvagge e allo stesso tempo…

Posted by Alessandro Di Battista on Thursday, August 1, 2019

La risposta di Salvini

Il vicepremier leghista interviene, stavolta non sui social (dove invece twitta su quella che definisce una «zingaraccia») ma dalle spiagge di Milano Marittima: «Gli insulti del signor Di Battista, il vacanziero più pagato del mondo, non mi interessano», dice, facendo riferimento al viaggio di sei mesi in Sud America fatto da Di Battista e famiglia nel periodo d’insediamento del nuovo governo («il viaggio, la strada, la scrittura, lo studio, la lettura e soprattutto l’assoluta libertà», aveva detto).

«Lottiamo ogni giorno contro mafiosi, spacciatori e scafisti, abbiamo la fiducia di milioni di italiani», insiste Salvini. Che poi affonda: «Chi se ne frega di Di Battista». «Trovi il tempo di andare in Parlamento per rispondere a domande dettagliate sui suoi rapporti con il Sig. Savoini», risponde l’altro.

Di Maio rincara la dose: «Curioso dare del vacanziero da una spiaggia»

Tutto nella norma – o quasi – se non fosse arrivato anche il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio a dire la sua in difesa dell’amico ritrovato Alessandro, dall’ormai sempre meno amico Matteo. «Non mi interessano le polemiche», dice rapido all’Ansa. «Certo, trovo curioso che si dia a Di Battista del vacanziero da una spiaggia. Alessandro merita rispetto, così come tutto il M5S». Il nuovo scontro è servito.

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