M5s, cinque ore di incontro “blindato” con gli attivisti. Di Maio non rilascia dichiarazioni ai giornalisti

Tra gli argomenti discussi anche il nuovo “mandato zero”

«Arrivederci e grazie». Così Luigi Di Maio ha schivato le domande dei giornalisti, fermi ad aspettarlo per 5 ore fuori dal cinema di Bari, dove si è svolto l’incontro tra il vicepremier e gli attivisti e portavoce pugliesi del Movimento 5 Stelle. L’ordine del giorno era la riorganizzazione del Movimento proposta da Di Maio e approvata dagli iscritti sulla piattaforma Rousseau.


Dopo aver dichiarato al Corriere della Sera di essere «stanco di litigare», Luigi Di Maio non ha rilasciato dichiarazioni a commento dell’incontro con i militanti. Sono poche le informazioni filtrate dall’incontro svoltosi a porte chiuse: Di Maio ha ascoltato tutti gli interventi prendendo anche appunti e ha parlato per 50 minuti di riorganizzazione interna, dei facilitatori e del mandato zero. 


«Credo che l’assemblea sia andata molto bene», ha detto il senatore pugliese pentastellato Giammauro Dell’Olio, che era tra gli organizzatori dell’incontro. «Non ho ancora i numeri dei partecipanti, ma credo che siano oltre i 500. Era una riunione interna, una riunione in famiglia».

La riorganizzazione interna

Sono 5 le novità nel Movimento approvate lo scorso 26 luglio dagli attivisti sulla piattaforma Rousseau. Tra queste, la discussa rielaborazione della regola dei due mandati, trasformata nella regola del “mandato zero”, che di fatto permette ai consiglieri comunali pentastellati di scendere in campo per tre mandati (il primo non si conta).

Le altre modifiche a livello locale riguardano la possibilità per un consigliere comunale di candidarsi durante il secondo mandato e l’apertura alle alleanze con le liste civiche. Dagli elettori è arrivato anche il via libera per riorganizzare il Movimento anche sul piano regionale e nazionale.

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