«Con chi sei, vieni da solo», l’americano temeva la vendetta di Brugiatelli?

Natale Hjorth in un primo momento è tentennante: pensa che Brugiatelli possa presentarsi all’appuntamento con altri pusher

«Sento che c’è qualcuno con te, vieni da solo», queste le parole di Natale Hjorth a Sergio Brugiatelli, il mediatore del pusher a cui era stato sottratto poco prima lo zainetto. A riportarle è Il Messaggero.


Natale Hjorth era timoroso

Natale aveva capito tutto o forse temeva che Brugiatelli potesse presentarsi a quell’appuntamento – dove avrebbe dovuto restituire lo zainetto in cambio di 80 euro e di un grammo di cocaina – in compagnia di altri pusher.


È forse per questo motivo che l’amico Lee Elder si arma di un coltello di 18 cm con il quale uccide il vice brigadiere Mario Cerciello Rega?

Quattro telefonate

In totale le telefonate tra gli americani e Brugiatelli sono quattro. Le prime due il mediatore dei pusher le effettua da solo, le altre assistito dai carabinieri che erano intervenuti dopo la sua denuncia.

Natale in un primo momento non vuole presentarsi a quell’appuntamento: è tentennante, teme una vendetta di Brugiatelli. Ritiene, forse, che Brugiatelli possa riprendersi lo zainetto con la forza, senza rispettare l’accordo, ovvero 80 euro e un grammo di cocaina. Poi, però, accetta e va all’incontro con Lee Elder armato.

Ed è lì, in quella maledetta notte, che morirà, accoltellato undici volte, il vice brigadiere Mario Cerciello Rega. Il collega Varriale nulla ho potuto fare per salvarlo né Sergio Brugiatelli che sarebbe rimasto a distanza, su indicazione degli stessi carabinieri.

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