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Francesco Zampaglione, dopo l’arresto il fondatore dei Tiromancino al giudice: «La rapina? Non l’ho fatta per soldi»

01 Settembre 2019 - 11:14 Fabio Giuffrida
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«Volevo mostrare la disperazione di un comune cittadino nei confronti della politica economica di questo Paese»

L’ex membro dei Tiromancino, Francesco Zampaglione, resta in carcere dopo aver tentato di rapinare una banca nel quartiere Monteverde di Roma, minacciando i dipendenti con una pistola giocattolo. Messo in fuga dal cassiere – a cui avrebbe dato un morso al braccio sinistro – è stato bloccato dagli agenti, allertati da un cliente della banca che lo aveva pedinato.

Chi è Francesco Zampaglione

49 anni, fratello del cantante Federico Zampaglione, ha fatto parte dei Tiromancino per i quali ha scritto la musica e il testo degli album “Alone alieno” e “Rosa spinto”. Nel settembre 2015 l’annuncio: «Purtroppo, dopo l’ennesima lite furibonda tra me e mio fratello Federico, mi trovo a dover rinunciare mio malgrado al proseguimento del tour».

Da un po’ di anni, dunque, Francesco Zampaglione non faceva più parte dei Tiromancino.

Cosa ha detto al Gip

Interrogato dal Gip Clementina Forleo nel carcere di Regina Coeli, ha ammesso le sue responsabilità. «Non l’ ho fatto per soldi, ho una buona disponibilità economica. Era un atto dimostrativo, volevo mostrare la disperazione di un comune cittadino nei confronti della politica economica di questo Paese», avrebbe detto, come riportato dal Messaggero.

Intanto il giudice ha convalidato l’arresto.

Cosa scriveva sui social

«Se costringete la gente a morire di fame, non accettando nessun tipo di soluzione di sopravvivenza, non capite che poi saranno costretti a trovare soluzioni molto più disoneste per vivere?», scriveva una settimana fa su Facebook, commentando alcune operazioni sull’immigrazione.

Lo sfogo della fidanzata

La compagna del cantante, Gioia Ragozzino, subito dopo l’arresto, è intervenuta su Facebook: «Sono molto preoccupata perché l’ho visto dilaniato nell’animo e si sentiva a pezzi. Il suo sguardo mi dava profonda sofferenza e grande tristezza. Ho nominato un avvocato di nostra fiducia, con lui accanto mi si è finalmente accesa la speranza di poter cominciare a combattere e vincere questa battaglia e a far capire a tutti che Francesco è una bella persona ed è piena di cuore. Nella vita a volte si perde l’equilibrio e si cade dove non si dovrebbe cadere, aiutiamolo a rialzarsi con la nostra vicinanza e il nostro sostegno».

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