Gareth Thomas, la leggenda del rugby abbatte un altro muro: «Sto vivendo con l’hiv, basta nascondersi» – Il video

«Ognuno di noi vive nella paura della reazione degli altri e delle loro opinioni su qualcosa che ci riguarda, ma questo non significa che bisogna nascondere tutto»

«Ciao, sono Gareth Thomas e voglio condividere con voi il mio segreto. Perché? Perché è mio diritto dirvelo e non di quelle persone malvagie che mi hanno reso la vita un inferno, minacciandomi di dirvelo prima che lo facessi io. E poi perché credo in voi e mi fido di voi». Inizia così il toccante video della leggenda gallese del rugby a 15 e a 13. Sguardo fisso nella telecamera, con l’emozione di chi sta per rivelare al mondo un segreto che ha trasformato la propria vita.


Un respiro profondo, e poi: «Sto vivendo con l’hiv». Gareth Thomas è sieropositivo: un dettaglio estremamente privato della sua vita per il quale, però, l’ex rugbista ha ricevuto minacce e intimidazioni. «Il fatto che abbiate questa informazione mi rende estremamente vulnerabile, ma non debole». Sono già arrivati i complimenti dei Reali inglesi per l’audacia del 45enne: «Coraggioso come sempre – hanno scritto William e Kate -, una leggenda dentro e fuori dal campo. Noi ti supportiamo Gareth».


«Si vive nella paura della reazione degli altri»

Era il 2009 quando Gareth Thomas, per la prima volta, fece coming out. Da allora ha portato avanti una battaglia per debellare l’omofobia, partendo dal mondo dello sport. «Anche se sono stato costretto a dirvi questa cosa – continua nel video -, ho scelto di combattere, di educare e di rompere lo stigma su questo argomento. Mi spingo fisicamente ai limiti e vi chiedo di aiutarmi a mostrare che ognuno di noi vive nella paura della reazione degli altri e delle loro opinioni su qualcosa che ci riguarda, ma questo non significa che bisogna nascondere tutto».

#yourraceyourvictory

Gareth Thomas, che ha confessato, dopo la diagnosi dell’Hiv, di aver pensato anche di suicidarsi, ribadisce la necessità di stracciare il velo di omertà sull’argomento, parlandone per normalizzarlo. «Ma per farlo – conclude il rugbista – ho davvero bisogno del vostro supporto», è lancia l’hashtag #yourraceyourvictory.

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