La guerra di Salvini al tortellino accogliente. E la risposta a tono del vescovo di Bologna

di OPEN

La curia bolognese mette la parola fine alla polemica sul tortello

Piatto ricco mi ci ficco: non pareva neanche vero a Matteo Salvini di poter cavalcare una polemica all’incrocio tra alcuni dei suoi temi favoriti, la fede cattolica, i migranti e la buona tavola.


Quando ha letto sui giornali della vicenda bolognese dei tortellini senza maiale per rispetto all’accoglienza lanciati dal vescovo di Bologna per il giorno della festa del patrono, San Petronio, ci si è buttato festosamente: «Stanno cercando di cancellare la nostra storia e la nostra cultura, e a farlo è il vescovo di Bologna, non un passante». D’altronde il leader leghista sta facendo campagna elettorale in Umbria, terra di santi, e sta già pensando al voto successivo, quello proprio in Emilia. Ma a dare una secchiata di realismo e un evidente altolà a Salvini è stata la stessa Arcidiocesi di Bologna, con un comunicato da leggere fino in fondo:


“L’Arcidiocesi di Bologna informa che l’Arcivescovo Matteo Zuppi ha appreso la notizia del tortellino con carne di pollo solo questa mattina e dai media. Era all’oscuro dell’iniziativa annunciata ieri in conferenza stampa dal Comitato cittadino per le manifestazioni petroniane. Il Comitato ha previsto che accanto ai quintali di tortellini conformi alla ricetta depositata, siano preparati anche pochi chilogrammi senza maiale per chi non può mangiarne per diversi motivi. E’ sorprendente che una fake news sia utilizzata per confondere bolognesi e italiani e tanto più che una normale regola di accoglienza e di riguardo verso gli invitati sia interpretata come offesa alla tradizione. Alcune polemiche e strumentalizzazioni non sono accettabili neanche in campagna elettorale”.  

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