Ezio Bosso: «L’orchestra è la società ideale e la partitura è la nostra Costituzione» – Il video

«Non smetterò mai di dirlo: non si suona meglio per distruggere il nostro vicino, si suona meglio perché lui suoni meglio, si è orgogliosi di chi suona meglio», ha spiegato direttore d’orchestra torinese

«L’orchestra rappresenta una società ideale, che può prendere i difetti delle società attuali. Però io amo gli ideali. Amo gli ideali umani perché sono dentro quelle partiture, che sono le nostre Costituzioni. La partitura è la nostra Costituzione perché unisce tutti e unisce le singolarità, non le individualità». A dirlo è Ezio Bosso, il pianista, compositore e direttore d’orchestra torinese, ospite di Diego Bianchi a Propaganda Live. «Faccio un esempio che racconto sempre ai ragazzi – prosegue Bosso – Ci sono delle gerarchie precise da rispettare nell’orchestra: primo violino, primo violoncello, prima viola, primo oboe, e poi c’è il direttore che gestisce tutti». 


«Nella mia orchestra tutti turnano – spiega il direttore d’orchestra –  chi sta dietro viene davanti. Il primo violino sta sempre davanti perché ha un ruolo preciso». «Ma le grandi orchestre – spiega Bosso – sono fatte di persone che sono magari brave come il primo violino, ma non hanno la peculiarità per stare lì davanti. Magari stare lì davanti li agita, magari tutto quel lavoro in più non interessa loro. Gli interessa fare la sua parte bene e aiutare da dietro». 


E infine, Bosso chiude la spiegazione della società ideale attraverso la metafora della struttura dell’orchestra: «Cos’è una società ideale? È che ogni sezione, in ogni sua singolarità è fondamentale, e ogni sezione che va a comporre poi quella meraviglia che diventa la vita». «Non smetterò mai di dirlo: non si suona meglio per distruggere il nostro vicino, si suona meglio perché lui suoni meglio, si è orgogliosi di chi suona meglio», ha concluso infine Bosso. 

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