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Manovra, restano sugar tax e plastic tax. Ma serve un nuovo vertice di maggioranza

29 Ottobre 2019 - 19:11 Redazione
Gualtieri Conte
Gualtieri Conte
Domani si parlerà dei temi più divisivi come il taglio del cuneo fiscale, le misure per le partite Iva e le famiglie

Due ore di riunione a Palazzo Chigi per provare a chiudere il testo della manovra. Gli azionisti del governo, convocati dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, non hanno però raggiunto un accordo definitivo: si riuniranno domani alle 15.30. Intanto qualche elemento certo sulle nuove tasse: sugar tax e plastic tax restano nel testo della legge di Bilancio.

La cedolare secca sugli affitti a canone concordato non aumenterà e resterà al 10% (mentre inizialmente l’aliquota per gli affitti sociali doveva salire). Sì anche alla tassa sulle sigarette che dovrebbe valere 88 milioni di euro. Il bonus bebé varrà anche per i nuovi nati del 2020. Ci saranno tre scaglioni: 160 euro al mese per il primo anno di vita (o di adozione) fino a 7mila euro di Isee, 120 euro al mese fino a 40mila euro di Isee e 80 euro al mese per chi supera questa soglia

Le parole del vice-presidente della Commissione Ue Dombrovskis, arrivate poco prima dell’inizio del vertice di maggioranza, hanno rasserenato il clima. Ma domani, nella seconda parte del vertice politico, si parlerà dei temi più divisivi come il taglio del cuneo fiscale (per capire se andrà anche alle imprese come auspica il Movimento 5 Stelle oppure no), le misure per le famiglie (al momento il fondo sarebbe di 600 milioni di euro per il 2020) e le partite Iva.

I 5 Stelle vorrebbero confermare il regime forfettario per le partite Iva fino a 65mila euro eliminando tutti i vincoli, ma anche Pd e Italia Viva sembrano dello stesso parere anche se il governo aveva dichiarato, nel Documento programmatico di bilancio (Dpb), di voler introdurre paletti anti-abuso.

Conte, il ministro dell’Economia Gualtieri e i vice Castelli e Misiani torneranno a riunirsi domani con i rappresentanti di Italia Viva (Bellanova e Marattin), quelli di Leu (De Petris e Speranza), i capi delegazione M5s e Pd (Di Maio e Franceschini) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. «Sarà l’ultimo vertice, c’è piena sintonia politica» fanno sapere fonti di Palazzo Chigi. Ma le riunioni sulla legge di bilancio potrebbero proseguire.

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