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Maltempo: rischio esondazione a Pisa, famiglie isolate in Liguria

17 Novembre 2019 - 21:48 Redazione
Se a Venezia domani riapriranno le scuole, nel resto d'Italia l'emergenza non è ancora finita

Le piogge incessanti di questi giorni, causate da una perturbazione atlantica, hanno messo in ginocchio città e regioni italiane. A Firenze l’Arno ha raggiunto i 3,50 metri sull’argine, a Roma un conducente è stato gravemente ferito da un albero caduto accanto alla sua auto e in 11 regioni è stata dichiarata l’allerta per rischio idrogeologico.

«Venezia è nel dramma, ma non solo Venezia. Altre città e Regioni sono state travolte dal maltempo. Penso alla Basilicata con Matera, penso alla Puglia, alla Calabria, alla Sicilia. E nessuno ne parla. Nessuno. Non esistono regioni di serie B, dobbiamo occuparci di ogni singolo italiano, di ogni singola famiglia, di ogni singolo lavoratore, di ogni singolo commerciante», ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

A Licata, un paesino siciliano, il maltempo ha infatti causato una gravissima inondazione. Se a Venezia la giornata con picchi di un metro e 60, si è conclusa nel primo pomeriggio con la stabilizzazione del livello dell’acqua a 1,5 metri e domani riapriranno le scuole, l’emergenza rimane in buona parte della penisola.

Toscana: allarme rosso

È stato stimato in serata il rischio di esondazione dell’Arno a Pisa mentre a Firenze il fiume è già tracimato in altre zone della provincia senza però fare grossi danni. Al suo picco, la portata del fiume era di 2148 metri al secondo: «Questa è la piena più importante dopo quella del 1992, è un fenomeno che deve essere seguito con la massima attenzione», ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella. Ma «le dighe hanno funzionato. Per Firenze non ci sono problemi di tenuta» ha aggiunto il governatore della Regione Enrico Rossi.

La città rimane in «allerta rossa» questo 17 novembre, così come Livorno. A Grosseto, una delle zone più colpite, è stato chiesto a chi abita nei pressi del fiume di lasciare la propria casa. A Cecina sono stati evacuati 500 abitanti. In tutto sono stati in 2.000 a lasciare le proprie abitazioni. In provincia di Grosseto è stata soccorsa una persona che si trovava immersa nella corrente aggrappata a un albero.

Si sono verificati importanti danni in varie zone ma è a Pisa che si temono le conseguenze peggiori. Da questa mattina, 17 novembre, sono state chiuse alla circolazione le strade adiacenti all’Arno per poter erigere delle barriere e sono stati distribuiti sacchi di sabbia per le strade. Sono stati mobilitati anche l’esercito e i paracadutisti della Folgore per facilitare queste mansioni e gli studenti della Normale si sono attivati per mettere in salvo i libri dell’Università. È stato annunciato che lunedì 18 le scuole saranno chiuse a Pisa ma anche a Livorno, Cecina, Collesalvetti, San Miniato, Empoli, Montelupo, Cerreto Guidi, Capraia e Limite, Vinci, Fucecchio, Grosseto e Manciano.

Trentino: nevicate e strade chiuse

In Trentino Alto Adige sono caduti in quota tra i 120 e i 150 centimetri di neve e 11.000 famiglie sono rimaste senza corrente elettrica. A Vipiteno, la caduta di alcuni alberi ha danneggiato dei cavi a media tensione nei pressi dell’autostrada del Brennero e della linea ferroviaria, che è stata chiusa temporaneamente. L’allerta valanghe resta altissima e questa mattina in val Martello, una valanga ha causato seri danni ad alcune abitazioni.

Liguria: famiglie bloccate da frane

A Ventimiglia, in provincia di Imperia, centocinquanta famiglie sono rimaste isolate a causa della chiusura di una strada in seguito a una frana. È stato invece un pezzo delle mura storiche del Castello a distaccarsi e precipitare in strada a Novi Ligure, in provincia di Alessandria. L’ha fatto sapere il vicesindaco Diego Accili.

Esonda l’Idice in Emilia Romagna

In provincia di Bologna, a Budrio, l’Idice ha rotto l’argine e si è riversato nelle campagna per oltre 40 metri. Circa 1 milione di metri cubi d’acqua sono esondati verso le campagne. 200 persone sono state evacuate in seguito alla piena e sono stati staccati 20.000 collegamenti elettrici. L’allerta rossa resta e sono previste nuove piogge per domani.

Feriti in Lazio e Campania

Nonostante sia stato escluso il rischio esondazione del Tevere, a Roma due alberi sono caduti su delle auto in corsa e uno di questi ha ferito gravemente il guidatore. In tutto, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire almeno 200 volte per rimuovere alberi e rami caduti, riparare tegole pericolanti o occuparsi di infiltrazioni d’acqua.

A Salerno un fulmine si è abbattuto su un campo da calcio, ferendo due giovani giocatori. Anche qui, domani rimarranno chiuse varie scuole e pare che in Basilicata e Calabria l’impatto delle precipitazioni potrebbe essere ancora più severo lunedì.

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