Ex Ilva, ispezione dei carabinieri su stato dello stabilimento di Taranto e i lavori di bonifica

L’ordine è stato dato dalla procura, nell’ambito delle indagini avviate dopo l’esposto dei commissari dell’Ilva in Amministrazione Straordinaria

Nello stabilimento siderurgico Arcelor Mittal di Taranto è in corso un’ispezione dei carabinieri di Roma, del Nucleo sulla sicurezza sul lavoro e del Comando provinciale. L’ordine è stato dato dalla procura, nell’ambito delle indagini avviate dopo l’esposto dei commissari dell’Ilva in Amministrazione Straordinaria. Questo conteneva «fatti e comportamenti, inerenti al rapporto contrattuale con Arcelor Mittal, lesivi dell’economia nazionale», scrivevano i commissari Amministrazione Straordinaria, «Tanto al fine di verificare la sussistenza di ipotesi di rilevanza penale».


Oltre a verificare la situazione generale della fabbrica, l’ispezione riguarda le operazioni di bonifica nello stabilimento, le attività di manutenzione finora eseguite e la sicurezza sul lavoro. A queste indagini collaborerà anche l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.


L’attenzione dei carabinieri di Roma e Taranto, nell’ispezione al siderurgico ArcelorMittal su delega della Procura, è concentrata su «un attento controllo dell’area a caldo». Lo si apprende da fonti giudiziarie. L’indagine mira ad accertare se c’è stato depauperamento delle materie prime, se sono state eseguite manutenzioni o se gli impianti rappresentano un pericolo per i lavoratori, poi una verifica complessiva di parchi minerali, nastri trasportatori, cokerie, agglomerato, altiforni e acciaierie in generale

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