Sardine, 4mila in piazza a Palermo: «Siamo tanti, siamo più forti di loro»

«Populisti, la festa è finita», grida la piazza. E poi, ancora, alla fine tutti a cantare “Bella ciao”

Dopo Bologna e Modena è la volta di Palermo. Un’altra piazza piena, non solo di giovani, e lo slogan ripetuto come un mantra: «Populisti, la festa è finita». Si tratta dell’esordio delle movimento delle Sardine che si sono ritrovate in più di 4mila davanti al teatro Massimo.


La piazza dice basta alla comunicazione politica aggressiva: «Avete rovesciato odio e bugie, mescolando verità e menzogne», incalza Chiara Puccio, una delle organizzatrici della manifestazione, «Ma ora la corda, troppo tesa, si è spezzata. Non c’è bisogno che venite a liberarci. Siamo noi a doverci liberare della vostra presenza ossessiva».


Foto: La manifestazione delle sardine in piazza verdi davanti al treatro Massimo, Palermo, 22 novembre 2109. ANSA/IGOR PETYX

Leandro Spilla, un’altra “Sardina”, attacca la politica che in tv espone il suo volto peggiore, quello della violenza, della rissa e dello scontro. «Noi reclamiamo la politica del confronto vero e dei valori. E siamo qui per dire che consideriamo la diversità una ricchezza. Finora c’è stata una narrazione aggressiva. Invece abbiamo bisogno di una politica che sappia prima di tutto ascoltare le ragioni degli altri».

Non solo giovani si diceva: studenti, ma anche signore di mezza età e professionisti. Confusi tra la folla anche il sindaco Leoluca Orlando e il suo vice Fabio Giambrone; l’amministrazione comunale questa mattina aveva annunciato la propria adesione. Ma i promotori, a Palermo come in Emilia, hanno voluto tenere fuori simboli di partito.

A fare capolino solo qualche piccola bandiera arcobaleno, a fronte di numerose sardine disegnate. C’è chi alza la voce: «Siamo tanti, siamo più forti di loro». Dopo l’attacco ai populisti, dal megafono gracchiante Chiara Puccio mette sotto accusa i social, strumento della “comunicazione vuota” e pieni di insulti. «Avete distrutto la vita delle persone, ci avete intimidito, ma ora ci siamo svegliati». Da qui l’invito che scalda le sardine: «Usciamo dai social, ritroviamoci nelle piazze». E poi, ancora, alla fine tutti a cantare Bella ciao.

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