Violenza contro le donne, Non una di meno in piazza a Roma. Dal corteo: «Siamo rivolta» – Video

Nell’82% dei casi, i carnefici hanno le chiavi di casa

In Italia ogni quindici minuti si registra un reato contro le donne: 88 al giorno, infatti, sono vittime di atti di violenza. Secondo i dati ufficiali diffusi dalla polizia di Stato, si tratta soprattutto di donne italiane, nell’80,2% dei casi. Come sono italiani – da nord a sud – gli aggressori: nel 74% dei casi. Nella stragrande maggioranza dei reati registrati (con una paurosa percentuale dell’82% del totale), i carnefici hanno le chiavi di casa.


Solo ieri Ana Maria Lacramioara Di Piazza, 30 anni, è stata uccisa a Palermo: era stata adottata da bimba da una famiglia di Giardinello. Antonino Borgia, che lavorava nella ditta della moglie che costruisce piscine di Partinico, 51 anni, l’avrebbe uccisa – secondo quanto ricostruito al momento i carabinieri – e ne avrebbe poi seppellito il cadavere. Il movente: la minaccia della donna, sua amante, di rivelare tutto alla moglie.


NUDM in piazza a Roma

La consapevolezza cresce, la lotta anche. Il movimento transfemminista italiano scende in piazza oggi, 23 novembre, contro la violenza di genere e l’ineguaglianza sociale. Il corteo è partito intorno alle 16 da piazza della Repubblica ed é arrivato prima delle 18 a San Giovanni.

Le organizzatrici segnalano che prima dell’inizio della manifestazione, all’ingresso della città sono stati fermati prima del casello alcuni pullman, da Padova e Terni, per i controlli. «Normale routine e nessun pullman fermato», dice la Questura a Open. «Eventualmente a discrezione dei dirigenti sul campo i pullman possono essere staffati (ovvero accompagnati) fino al luogo predisposto per arrivare poi alla manifestazione».

«Siamo al quarto anno consecutivo e abbiamo dimostrato la forza del movimento femminista oggi. I dati e gli eventi raccontano quanto tutto questo sia necessario e che la lotta non si fermerà», dice Roberta da Bologna. In piazza anche la deputata del Pd Laura Boldrini e la consigliera regionale del Lazio Marta Bonafoni.

Il corteo é aperto dai centri antiviolenza e appoggia la campagna per il centro romano Lucha y Siesta sotto minaccia di sgombero. Alle 16.30 le attiviste hanno osservato alcuni minuti di silenzio sedendosi per terra e poi urlando tutte insieme. «Per tutte le donne torturate in Cile e in America Latina, con un pensiero particolare per la mimo Daniela Carrasco».

Alla vigilia della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, le attiviste e gli attivisti di Non una di meno tornano a manifestare contro un sistema «patriarcale, coloniale e capitalista» che non tutela le vite di chi lo abita.

«Ogni 72 ore in Italia una donna viene uccisa da una persona di sua conoscenza, solitamente il suo partner», scrive Nudm. «Ma noi sappiamo che la violenza può colpire chiunque di noi e che non ha passaporto, colore né classe sociale, ma spesso ha le chiavi di casa. È la storia di tante donne e di persone non conformi al modello patriarcale che ogni giorno si ribellano a molestie, stalking, violenza domestica, psicologica, sessuale ma trovano ulteriore violenza nei tribunali».

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