Istat, cala la disoccupazione al 9,7%. Crescono gli occupati, ma grazie alle partite Iva. Aumentano gli inattivi tra i giovani

La diminuzione rilevata dall’istituto a ottobre riguarda tutte le fasce di età

Il tasso di disoccupazione scende al 9,7% a ottobre, con un calo di 0,2 punti percentuali. L’Istat stima che le persone in cerca di occupazione sono in diminuzione dell’1,7%, pari a -44 mila unità nell’ultimo mese. Nei dodici mesi, i disoccupati sono 269 mila in meno (-9,7%). L’andamento congiunturale della disoccupazione è sintesi di un marcato calo per gli uomini (-3,9%, pari a -52 mila unità) e di un lieve aumento tra la donne (+0,7%, pari a +8 mila unità), e coinvolge tutte le classi d’età tranne gli ultracinquantenni.


La diminuzione della disoccupazione rilavata all’Istat a ottobre riguarda tutte le fasce di età e in particolare la disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni si riduce al 27,8%. Su base mensile il calo è di 0,7 punti percentuali, su base annua di 4,8 punti.


A ottobre 2019 gli occupati risultano in crescita di 46 mila unità (+0,2%) secondo le stime Istat rispetto a settembre e di 217 mila unità su base annua (+0,9%). Il tasso di occupazione sale al 59,2%. L’andamento dell’occupazione è «altalenante, – commenta l’Istat – e a ottobre torna al livello massimo registrato quattro mesi prima, con un aumento rispetto a settembre, dovuto in particolare alla crescita dei lavoratori indipendenti» (+38 mila). “Sostanzialmente stabili” i dipendenti permanenti.

Aumentano i dipendenti a termine: +6 mila. L’occupazione mensile è in incremento per entrambe le componenti di genere, cresce tra gli over 35 (+49 mila), cala lievemente tra i 25-34enni ed è stabile tra gli under 25. Su base annua l’occupazione risulta in crescita sia per le donne sia per gli uomini e per tutte le classi d’età tranne i 35-49enni.

Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età. La crescita nell’anno è trainata dai dipendenti (+231 mila unità nel complesso) e in particolare dai permanenti (+181 mila), mentre calano gli indipendenti (-15 mila). Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni a ottobre aumentano su base mensile (+0,2%, pari a +25 mila unità), con una crescita della componente maschile e una diminuzione di quella femminile. Su base annua si riducono di 49 mila unità (-0,4%). Il tasso di inattività è del 34,3%.

A ottobre la disoccupazione cala anche nell’Europa a 19. Nella zona euro è scesa a 7,5% dal 7,6% di settembre, facendo registrare il record da luglio 2008, mentre nella Ue-28 è rimasta stabile a 6,3%, il record dal gennaio 2000. A comunicarlo è Eurostat. L’Italia ha il terzo tasso più alto (9,7%), dopo Grecia (16,7%) e Spagna (14,2%). Il tasso più basso si registra invece in Repubblica Ceca (2,2%) e Germania (3,1%).

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