Cori razzisti, la soluzione dell’ad Lega Calcio: «Spegniamo i microfoni così non si sentono»

De Siervo si giustifica: «Non spetta a noi controllare la regolarità dello svolgimento della gara e documentare a fini legali e sportivi ciò che capita dentro lo stadio. Stavamo solo ragionando di come le riprese tv possono raccontare al meglio la bellezza del calcio»

È proprio quella dell’ad della Lega Calcio Luigi De Siervo la voce che si sente nell'”audio rubato” in cui viene proposto di spegnere i microfoni direzionali delle curve per evitare che i telespettatori sentano a casa i cori razzisti, i «buu» e le offese. L’episodio risale a qualche giorno fa e il contesto da cui è stato rubato l’audio è la conversazione fra De Siervo e il presidente del Milan Paolo Scaroni. «Si è fatto un articolo grande così sui “buu” razzisti italiani sul New York Times», dice Scaroni. «Paolo, ti faccio una confessione non la mettiamo a verbale – dice De Siervo -: io ho chiesto ai nostri registi di spegnere i microfoni verso la curva. Io l’ho chiesto. Quindi non lo sentirete in tv. Perché io ho chiesto di spegnere i microfoni».


Lo stesso ad della Lega Calcio ha confermato l’autenticità dell'”audio rubato” a Repubblica. De Siervo ha dunque ammesso la genuinità dell’audio e ha annunciato querela, rispedendo al mittente l’accusa di voler così risolvere il problema dei cori razzisti negli stadi. E per difendersi spiega a Repubblica: «Nell’audio si sente solo una frazione del ragionamento. Che era molto più ampio. Stavamo parlando di produzione televisiva. E si partiva dal presupposto che noi non siamo giornalisti che dobbiamo scovare le notizie, noi produciamo uno spettacolo e lo valorizziamo.


A controllare la regolarità dello svolgimento della gara e documentare a fini legali e sportivi ciò che capita dentro lo stadio ci pensano già gli organi preposti: la polizia, gli ispettori di Lega e Federazione e, non ultimi, gli arbitri. Noi stavamo ragionando di come le riprese tv possono raccontare al meglio la bellezza del calcio. Lo facciamo continuamente. E la linea è evitare di indugiare sui brutti episodi che ogni domenica capitano».

In copertina: l’attaccante del Brescia Mario Balotelli mentre calcia il pallone verso gli spalti in segno di protesta durante la partita del campionato di Serie A contro l’Hellas Verona allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona il 3 novembre 2019, Ansa/fermo immagine di Sky

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