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Di Maio tiene il punto sul Mes: «Non firmo un pacco. Salvini su Conte? Delira, è lui da incriminare per alto tradimento»

03 Dicembre 2019 - 22:09 Redazione
«Se il Pd vota insieme a Salvini e Berlusconi una riforma della giustizia, è il Nazareno 2.0. Non credo sia possibile»

Luigi Di Maio, ospite del programma tv di La7 “DiMartedì”, ha attaccato senza mezzi termini l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, ex alleato di governo del M5s: «In questi giorni ho visto Salvini delirare. Semmai per alto tradimento va incriminato lui perché se l’è sognata la storia della firma. Non è mai stato firmato questo trattato del Mes. Quando Conte ha detto che tutti i ministri sapevano, è vero. Tutti sapevano quello che era pubblico di questo trattato, compreso il fatto che non è stato firmato».

«Se sto con Conte o Salvini? Questa non è una partita di calcio, io sto con gli italiani – ha spiegato – Conte l’ho sentito due ore fa e siamo in piena sintonia sia sul Mes sia sul tema della prescrizione» ha aggiunto.

«Se bisogna firmare un trattato, bisogna firmare un trattato che aiuti gli italiani. Il tema è che c’è un pacchetto, e io ho paura che sia “un pacco”…qui parliamo di una riforma che non riguarda solo il Mes ma anche l’Unione bancaria e l’assicurazione sui depositi. Quello che a giugno ha detto il Parlamento è che finché non leggiamo tutti gli accordi di questo pacchetto non si approva nulla» ha affermato il capo politico del M5s che poi è tornato a parlare del taglio dei parlamentari. E ancora: «Non era la nostra unica missione. Il M5s ha ancora tanto da dire, da fare, e forse tenerlo in parlamento o al governo aiuta ad evitare danni per gli italiani».

Sulle assenze di ieri al Senato: «Ogni cosa è vista come un complotto, questa cosa l’ha fatta notare Salvini che ha il 99,9% delle assenze in Senato. Da che pulpito…». Poi, però, avverte gli alleati di governo: «Se il Pd vota insieme a Salvini e Berlusconi una riforma della giustizia, è il Nazareno 2.0. Non credo sia possibile». «Noi dal primo gennaio disinneschiamo una follia, dopo il primo grado di giudizio non c’è più possibilità di farla franca» ha aggiunto.

«Io non ho mai parlato di far cadere il governo. Ho detto che questa cosa non va bene così e va migliorata. Non ho mai parlato di crisi di governo in questo momento – ha detto – Se qui non si può neanche più dire che una cosa rischia di far male all’Italia allora stiamo zitti».

Infine ha parlato delle sardine: «Ci sono forze politiche che stanno provando a mettere il cappello. Quella è una realtà che non sappiamo cosa diventerà ma bisogna lasciarla libera».

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