Mes, Di Maio: «Non firmo finché l’Italia non è sicura»

«Dire che il Mes è stato firmato nella notte è una balla colossale», ha detto il ministro degli Esteri rispondendo alle accuse di Giorgia Meloni

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio non indietreggia nella battaglia all’interno del governo giallorosso sul Mes: «Gli italiani già non si meritavano un’estate al cardiopalma col governo fatto cadere da Salvini e la Lega ad agosto. Sul Mes non firmo nulla fino a che non sono certo che l’Italia è sicura al 200%.


«Prima dell’Eurogruppo e dell’Eurosummit di gennaio il parlamento sarà chiamato a valutare a che punto siamo arrivati. Finché il pacchetto non è chiuso, non mette i soldi degli italiani in banca», ha aggiunto il capo politico del M5S che ha voluto mandare un messaggio anche a Salvini.


«Il Movimento 5 Stelle in tutti questi anni è stato l’unico a lanciare sempre l’allarme sul Mes. Su questo tema non posso accettare lezioni dalla Lega, perché la negoziazione sul Mes è nata sotto il governo Lega-Berlusconi», ha incalzato Di Maio.

Il ministro è poi tornato a parlare della crisi di governo e del taglio dei parlamentari: «Se era un problema di poltrone non ne tagliavamo 345. È Salvini che ha fatto cadere il governo perché voleva il 30% di poltrone. Gliele abbiamo tagliate, non gli è riuscito il giochino».

«Dire che il Mes è stato firmato nella notte è una balla colossale», ha detto il poi Luigi Di Maio rispondendo alle accuse di Giorgia Meloni. E sul futuro dell’Italia l’ex vicepremier ha parlato di «un’epoca dell’austerity che sta volgendo al termine, a piccoli passi, non mi voglio esaltare, semplicemente perché tutta l’economia europea sta affrontando in maniera omogenea dei momenti di difficoltà. L’Italia si può inserire, perchè ha una grande capacità di resilienza».

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