Caserta, arrestato il sindaco di Villa Literno per corruzione e falso: l’accusa di tangenti in cambio di lavori

Il primo cittadino, eletto con la lista civica “I Responsabili”, è accusato di aver rilasciato autorizzazioni dietro il pagamento di tangenti di due imprenditori

Il sindaco di Villa Literno (Caserta), Nicola Tamburrino, è stato arrestato dai carabinieri nell’ambito di un’indagine della Procura della Repubblica di Napoli Nord per corruzione e falso ideologico in atti pubblici. Tamburrino è finito agli arresti domiciliari con l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Villa Literno, oggi funzionario nel vicino Comune di Frignano, Giuseppe D’Ausilio, e due imprenditori. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip del tribunale di Napoli Nord.


Nell’inchiesta risultano coinvolti anche dipendenti del Comune. I fatti, relativi ad un permesso a costruire richiesto al Comune dai due imprenditori arrestati per realizzare un centro turistico, risalgono alla primavera 2016, nel periodo pre e post elettorale, quando Tamburrino si era ricandidato e riuscì ad assicurarsi il secondo mandato.


Per la Procura e i carabinieri del Reparto Operativo di Caserta, dietro il rilascio dell’autorizzazione ci sarebbe stato il pagamento di tangenti da parte dei due imprenditori a Tamburrino e al suo funzionario, consistite nell’estinzione di debiti presso esercizi commerciali, nella consegna di piccole somme e nel sostegno elettorale. A Tamburrino, gli inquirenti hanno contestato anche il pagamento, da parte del Comune di Villa Literno, delle parcelle di un professionista per prestazioni rese a favore dell’ente locale; pagamenti ritenuti illegittimi ed effettuati mentre il Comune era in dissesto.

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