Dopo il titolo sessista di Libero su Nilde Iotti, Sallusti rincara: «Le romagnole famose per la loro esuberanza»

Il direttore de Il Giornale rincara la dose di Carbone: «Il giornalista dice una cosa che non riguarda Iotti in realtà, ma le romagnole che sono famose nel mondo per questa loro…come dire… esuberanza»

«Era facile amarla perché era una bella emiliana simpatica e prosperosa come solo sanno esserlo le donne emiliane. Grande in cucina e grande a letto. Il massimo che in Emilia si chiede a una donna». Recita così un passo dell’articolo di Giorgio Carbone pubblicato sul quotidiano Libero il 5 dicembre, dedicato alla prima presidentessa della Camera Nilde Iotti in occasione dei vent’anni dalla scomparsa e della fiction a lei dedicata della Rai. L’articolo, accusato di sessismo, è stato posto all’attenzione dell’Ordine dei giornalisti, che ha deciso di deferire il giornale al Consiglio di disciplina, l’organo che decide se e come applicare sanzioni nei confronti dei giornalisti (dalle multe alla radiazione dall’Albo).


A provare a difendere il collega ci ha pensato Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, che durante la trasmissione DiMartedì del 10 dicembre è intervenuto dicendo: «Io penso che dall’ironia incomincia la libertà. Se perdiamo anche il senso dell’ironia…Era la recensione di una fiction, nella quale fiction la signora Iotti andava a letto con il segretario del partito comunista». Sallusti prova a risollevare il collega tirando in ballo anche un cliché offensivo riguardante le abitanti dell’Emilia Romagna: «Il giornalista dice una cosa che non riguarda Iotti in realtà, ma le romagnole che sono famose nel mondo per questa loro…come dire… esuberanza». A quel punto, Concita De Gregorio, presente in studio, mette le mani tra i capelli e dice: «Non ci credo che stiamo parlando di questo».


Foto copertina: Screen dalla trasmissione DiMartedì

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