Colpo alla ‘ndrangheta: 334 arresti. Fermato anche l’ex parlamentare Giancarlo Pittelli (Fi) e il sindaco di Pizzo Calabro

Sono stati inoltre documentati summit di ‘ndrangheta per conferire promozioni e incarichi ad affiliati di rilievo. «È la più grande operazione dopo il maxi processo di Palermo», ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.

Si chiama Rinascita-Scott la maxi operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto di 334 persone. Arrestati anche funzionari infedeli dello Stato, massoni, avvocati, commercialisti e politici, tra cui Giancarlo Pittelli, ex parlamentare di Forza Italia e Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo Calabro e presidente regionale dell’Anci. Fra gli arrestati anche l’ex consigliere regionale della Margherita e poi Pd, Pietro Giamborino.


L’operazione, che ha fatto emergere legami tra esponenti della ‘ndrangheta con personaggi del mondo politico e dell’imprenditoria, ha disarticolato le organizzazioni mafiose operanti nel Vibonese, in Calabria, e facenti capo alla cosca Mancuso. Sono stati inoltre documentati summit di ‘ndrangheta per conferire promozioni e incarichi ad affiliati di rilievo.


Sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose.

I carabinieri stanno anche notificando un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro. L’imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d’Italia dove si è ramificata la ‘ndrangheta vibonese: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata.

Alcuni indagati sono stati arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Catanzaro.

«È la più grande operazione dopo il maxi processo di Palermo», ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.

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