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Caro voli in Sicilia, Faraone (Iv): «Biglietti per ricchi, abbassare i prezzi con la continuità territoriale» – L’intervista

22 Dicembre 2019 - 06:06 Fabio Giuffrida
E aggiunge: «Il problema, quindi, non è l’immigrazione ma l’emigrazione, cioè chi è andato via dal Sud per cercare lavoro altrove»

Dopo la mobilitazione social e il pullman gratuito organizzato da “Unterroneamilano”, il capogruppo di Italia Viva in Senato Davide Faraone, in studio a Open, annuncia una «sinergia» tra i renziani e il «M5s che normalmente non si amano». L’obiettivo comune è quello di contrastare il caro voli: come documentato più volte da Open, un biglietto aereo per Natale verso la Sicilia arriva a costare anche 800 euro. Davide Faraone – che si dice favorevole al Ponte sullo stretto di Messina – parlando di «biglietti aerei con cifre per ricchi», ha spiegato che la commissione Bilancio del Senato abbia approvato l’emendamento di Italia Viva che prevede, a partire dal 2022, la continuità territoriale per la Sicilia. Come avviene già in Sardegna, Faraone annuncia che verranno istituiti, anche per la regione siciliana, dei voli a prezzi ragionevoli per tratte che verranno scelte dal ministero delle Infrastrutture.

Le tariffe «sociali»

Un provvedimento, firmato anche da Matteo Renzi, che non potendo essere applicato fin da subito (anzitutto occorre bandire una gara tra vettori aerei per scegliere chi si occuperà del servizio, ndr), si è sposato perfettamente con quello proposto dal M5s. Proprio a Open Giancarlo Cancelleri, viceministro ai Trasporti ed esponente grillino, ha parlato per la prima volta delle tariffe sociali a favore di studenti, lavoratori e disabili già dalla prossima estate. Uno sconto del 30% in fase di acquisto del biglietto. Dunque, questo sarà il cronoprogramma dei lavori (salvo sorprese o battute d’arresto): 2020 tariffe sociali per le fasce più deboli, 2021 gara tra vettori aerei per scegliere la compagnia che si occuperà del servizio per garantire la continuità territoriale e 2022 tariffe agevolate per tutti i siciliani. Ma il vero dramma – conclude Davide Faraone a Open – è un altro: «Il problema non è l’immigrazione ma l’emigrazione, ovvero chi è andato via dal Sud per cercare lavoro al Nord o all’estero».

Intervista e montaggio di Fabio Giuffrida | Elaborazione grafica di Vincenzo Monaco per Open

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