La politica si accorge del caro voli: sì in Senato alle tariffe sociali. E la Regione Siciliana schiera 8 pullman

Qualcosa inizia a muoversi e la politica, dopo anni, passa dalle parole ai fatti. Dallo sconto del 30-40% sui voli ai pullman a prezzi stracciati

Dopo la mobilitazione social, arrivano le prime risposte (concrete) dalla politica. Qualcosa inizia a muoversi sul caro voli. È Giancarlo Cancelleri, viceministro ai Trasporti, a far sapere che ieri, 10 dicembre, «l’emendamento sulle tariffe sociali è stato approvato nella commissione Bilancio del Senato».


«Per la prima volta in Italia, quando diventerà legge, studenti e lavoratori fuori sede, disabili gravi e gravissimi e chi per curarsi è costretto a spostarsi in altre regioni viaggerà con uno sconto del prezzo del biglietto del 30-40% circa. Quella delle tariffe sociali sarà la prima risposta concreta per contrastare il caro voli in Sicilia» ha scritto l’esponente del M5s.


Lo sconto – come si legge sul documento – si applica «per ogni biglietto aereo acquistato da e per Palermo e Catania» e serve a «ridurre i disagi derivanti dalla condizione di insularità e ad assicurare la continuità del diritto alla mobilità».

Ecco l’emendamento

Sconti del 30-40% sui voli

Proprio a Open il viceministro aveva annunciato di voler trovare una soluzione immediata, in attesa che venga riconosciuta la continuità territoriale per gli aeroporti di Catania e Palermo. E il primo passo, in effetti, è stato fatto.

Da settimane Open, in un’inchiesta a più puntate, ha mostrato come il prezzo di un biglietto aereo – ad esempio, da Milano a Catania o Palermo – possa arrivare addirittura a 800 euro durante le festività natalizie.

Cosa prevede l’emendamento

L’emendamento prevede che le categorie individuate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – «studenti fuori sede, chi va a curarsi fuori dalla Sicilia, i disabili in possesso della 104 (una legge che parametra i livelli di disabilità ndr) e i lavoratori fuorisede con reddito personale inferiore ai 20mila euro» – possano beneficiare di uno sconto che andrà dal 30 al 40% sui voli che dal Nord raggiungeranno la Sicilia.

I beneficiari delle tariffe sociali saranno chiamati a inserire i propri dati su un portale; ottenuto un codice sconto, dovranno semplicemente inserirlo in fase di acquisto del biglietto aereo sul sito della compagnia aerea.

La continuità territoriale

Cancelleri sta anche lavorando alla continuità territoriale per gli aeroporti di Catania e Palermo oltre a quello di Crotone, in Calabria. Ad Alitalia, invece, ha chiesto uno sforzo in più che ha portato all’individuazione di 5.500 «posti a sedere in più» così da «abbassare i prezzi dei biglietti».

Pullman a prezzi stracciati

E adesso anche il governo Musumeci, che guida la Regione Siciliana, ha deciso di passare dalle parole ai fatti, annunciando otto pullman, a prezzi stracciati, dai 10 ai 30 euro, per «tendere una mano agli studenti siciliani che si trovano al Nord e che rischiano di non potere rientrare in Sicilia per il periodo natalizio, a causa delle proibitive tariffe aeree».

«Di fronte al cinismo dei vertici Alitalia e all’insensibilità del governo centrale – spiega il presidente Nello Musumeci – la Regione viene in soccorso di quei giovani studenti siciliani fuori sede, impossibilitati a sopportare il vergognoso costo del biglietto aereo. In alcuni casi, si superano gli 800 euro. Per noi si tratta di una battaglia per la giustizia che condurremo senza tregua».

Il servizio, che parte da Milano e prevede una sosta a Roma e una a Napoli, sarà offerto dal 20 al 23 dicembre e dal 5 al 7 gennaio.

Il “terrone” a Milano

Intanto, per il 20 dicembre è prevista, da Milano, la partenza del pullman di “Unterroneamilano” che consentirà a 87 studenti e lavoratori del Nord di riabbracciare i propri familiari a Napoli, Cosenza e Catania per le vacanze di Natale.

Tutto a costo zero: i biglietti saranno pagati interamente da nove sponsor (tra i quali spiccano ristoranti siciliani e napoletani, ndr). I passeggeri – spiega Stefano Maiolica, il giovane salernitano che è riuscito a sensibilizzare le istituzioni politiche grazie alla sua iniziativa – pagheranno soltanto 10 euro che andranno in beneficenza «per comprare i regali di Natale ai bambini che non hanno una famiglia da cui tornare».

In 32 mila, infine, hanno firmato la petizione «Contro il caro biglietti aerei da e per la Sicilia» su Change.org.

Foto in copertina: Ansa

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