L’errore tecnico della Lega che ha pubblicato «quel Gesù» e non solo: retweet automatici anche per Salvini

La Lega usa un’applicazione per pubblicare in automatico dei contenuti su Twitter, ecco cosa potrebbe essere andato storto

I responsabili social della Lega lo hanno definito un «errore tecnico» e questo capita quando si lavora sui propri tool fatti in casa direttamente in ambiente di produzione rischiando di fare pessime figure. Insomma, se avete visto pubblicata nell’account Twitter ufficiale del partito l’immagine di Gesù Cristo, che sostituiva Matteo Salvini nella foto in cui lo ritraeva con il presepe in mano, sappiate che non era una cosa voluta. Questo articolo risponde a chi non credeva nel tweet di scuse della stessa Lega.

Il tweet dello scandalo, ormai cancellato. Nota: l’orario di pubblicazione presente nello screenshot non è quello italiano (un’ora in meno).

La pigrizia o la fretta, a volte, fa brutti scherzi. In pratica chi gestisce la pagina Facebook ufficiale Lega – Salvini Premier utilizza un’applicazione interna al sito del partito – fatta “in casa” – che pubblica in automatico i post pubblicati su Twitter.

La «procedura di traslazione» e di condivisione

«NOTA TECNICA A causa di un errore nella procedura di traslazione da Facebook, nelle scorse ore sono stati tradotti in tweet non solo i post legittimi della pagina, ma anche alcuni post pubblicati da utenti ESTERNI, che nulla c’entrano con la nostra volontà. Ci scusiamo». Questo è il tweet di scuse della Lega a seguito della pubblicazione dei tweet anomali pubblicati tramite la loro applicazione chiamata «LegaPerSalviniPremier».

Considerando il primo screenshot con un fuso orario diverso da quello italiano (un’ora in meno) la pubblicazione del post di tale Luca Iaia combacia con quello del tweet anomalo. Evidenziato nel tweet in viola il nome dell’applicazione usata dalla Lega.

L’applicazione «LegaPerSalviniPremier» è installata nello stesso sito Legapersalvinipremier.it e non si occupa soltanto di pubblicare i post Facebook della Lega in automatico, ma anche condividere con un retweet quelli dell’account di Matteo Salvini. L’ultimo, ad esempio, è quello relativo al disegno di sua figlia:

Il retweet automatico tramite l’applicazione della Lega nel suo account Twitter ufficiale.

Il tempo trascorso dalla pubblicazione del tweet di Matteo Salvini – fatto dal suo iPhone – al retweet automatico sull’account di Lega – Salvini Premier è di circa un minuto. Nell’immagine successiva trovate gli orari di pubblicazione del tweet (1) e del retweet (2) con la «source» della pubblicazione: per Salvini il suo cellulare, per la Lega la sua applicazione.

«Quel Gesù» non è l’unico caso

Sono stati riscontrati altri casi di pubblicazione automatica e rispetto al post di Luca Iaia, rimosso probabilmente dallo stesso utente (potrebbe aver disabilitato il proprio account – edit: eccolo), li troviamo ancora pubblicati nella pagina Facebook della Lega. Ecco quello di Maria dove condivide lo screenshot del post di un’altra Maria:

Queste cose fanno male ha chi le dice è ha chi le riceve..ti prego Matteo Salvini considera che gira da ieri sui social è nn è bellissima.

Eccolo condiviso sull’account Twitter del partito (screenshot di Fabrizio):

Rimangono certamente utenti che non amministrano la pagina Facebook della Lega, ma qualcosa effettivamente è andato storto per i programmatori del partito di Matteo Salvini.

Cosa potrebbe essere successo

Per chi conosce un minimo di programmazione utile a gestire una pagina Facebook è possibile ottenere dal social network la lista dei propri post con tanti dati interessanti. Per ottenere la lista bisogna usare una richiesta del «Feed», ma c’è anche una seconda possibilità.

I feed della mia pagina Facebook.

Da Faebook è possibile ottenere la lista dei post pubblicati dai visitatori della pagina attraverso il comando «visitor_posts»:

I post pubblicati dagli utenti “esterni” nella mia pagina.

Questi dati possono essere letti da chi ha l’autorizzazione a farlo e l’errore compiuto dagli sviluppatori della Lega potrebbe farci pensare che attraverso le loro applicazioni il partito recuperi da Facebook anche i post degli utenti nella propria pagina per analizzarne o salvarne i contenuti.

Ciò che potrebbe essere successo è l’aver scambiato – a volte capita per la fretta con dei copia incolla – la chiamata a Facebook per ottenere i dati o sono stati scambiati gli account Twitter dove traslare i contenuti (chissà, forse un account chiuso ai soli followers e non accessibile da terzi).

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