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M5s, siluro contro i Benetton e la politica: con chi hanno tenuto legami «incestuosi»

23 Dicembre 2019 - 13:05 Redazione
L'organo ufficiale del Movimento traccia una "mappa del potere" dei politici nei consigli di amministrazione delle controllate da Aspi: da Cirino Pomicino a Antonio Mastrapasqua, da ex Pds a ex Forza Italia

Continua l’offensiva del Movimento 5 Stelle contro Società Autostrade. Dopo le parole di ieri del capo politico Luigi Di Maio, che ha chiesto senza mezzi termini la revoca della concessioni a Aspi, dal Blog delle Stelle arriva l’accusa di legami “incestuosi” con la polemica: è la settima puntata del «Autostrade story», dal titolo Così i Benetton hanno assicurato il loro tesoro.

L’organo ufficiale del Movimento riprende uno storico classico modus del blog del suo fondatore Beppe Grillo: “la mappa del potere”. Il sito del comico, ancora prima della fondazione della sua creatura politica, aveva creato un programma in grado di verificare gli intrecci fra i componenti dei consigli di amministrazione delle più importanti società quotate in Borsa.

Oggi nel mirino dei 5 Stelle c’è la galassia delle società che fannno capo a Aspi. Si legge sul Blog delle Stelle: «Il fatto è che Autostrade per l’Italia, sotto l’attento presidio dei Benetton, ha saputo coltivare davvero bene il rapporto con la politica e con il poliedrico mondo dei Boiardi di Stato. Un rapporto lubrificato in ogni ingranaggio, utilizzando sapientemente e costantemente l’olio delle nomine. Troppo importante, dal loro punto di vista, difendere in ogni modo un tesoro accumulato grazie ai pedaggi pagati dagli italiani».

«Si tratta di un modus operandi impressionante – continua il post – che dura da anni e non accenna certo a finire. I nomi e gli esempi si sprecano». Poi si fanno i nomi. Paolo Cirino Pomicino, presidente della Tangenziale di Napoli, e vicepresidente delle Autostrade Meridionali, entrambe controllate da Società Autostrade.

Nel collegio sindacale della stessa Autostrade Meridionali «spicca la presenza di Antonio Mastrapasqua, noto alle cronache di qualche anno fa come Mister Poltrone, fedelissimo di Gianni Letta ed ex presidente dell’Inps, oltre che commercialista da sempre accompagnato da robusti carnet di incarichi societari. A conferma di ciò basti pensare che Mastrapasqua è inserito anche nel collegio sindacale di un’altra concessionaria della galassia Benetton, ovvero la SAT – Società autostrada tirrenica».

In SAT, Società autostrada tirrenica, scrivono ancora i 5 Stelle «c’è un presidente che si chiama Antonio Bargone, ex deputato del fu Pds ed ex sottosegretario ai lavori pubblici nei Governi di Romano Prodi e Massimo D’Alema». Nella Società italiana per il traforo del Monte Bianco, controllata a maggioranzaancora da Autostrade, «alla presidenza siede un notaio astigiano che si chiama Aldo Scarabosio, ex senatore di Forza Italia e Pdl».

«Nel Consiglio di amministrazione della stessa Società – si legge ancora sul Blog – per il traforo del Monte Bianco è stato riciclato anche Marco Bonamico, manager di Stato molto vicino all’ex Ministro dell’economia Giulio Tremonti, che ne favorì l’ascesa alla poltrona di amministratore delegato di Sogei (la strategica società del ministero che custodisce l’anagrafe tributaria, ovvero tutti i dati fiscali di cittadini e imprese italiane)».

L’ultima citazione di questa nuova “mappa del potere” è per Atlantia, la Holding della famiglia Benetton: «nel consiglio di amministrazione- attaccano i pentastellati – infatti, l’azionista di maggioranza ha tra gli altri indicato Nicola Rossi, apprezzato economista pugliese, ma incidentalmente anche ex deputato dei Ds ed ex consigliere economico di D’Alema premier».

«Fino ai nostri giorni, quindi, la famiglia di Ponzano Veneto – è la chiosa del Movimento – ha tenuto nella massima considerazione la rete in tutto e per tutto “lobbistica” costituita da ex politici, ex boiardi e amici degli amici, puntualmente piazzati nei Cda delle concessionarie della galassia. Il tutto mentre la stessa considerazione non veniva minimamente osservata nei confronti dei cittadini italiani e di chi si trova a percorrere la rete autostradale gestita dal gruppo».

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